Anche nei giorni della merla le temperature saranno primaverili.

Preoccupano fioriture anticipate. Per scarsità di precipitazioni carenza di fieno nei pascoli e difficoltà allo sviluppo degli ortaggi.

0
157
Falsa primavera, alberi in fiore.

Dopo un 2023 che ha fatto registrare il 14% di precipitazioni in meno e la temperatura superiore di 1,14 gradi rispetto alla media storica del periodo 1991-2020, l’inizio 2024 conferma la tendenza al surriscaldamento e, le temperature record previste nei giorni della merla sconvolgono la natura.

Un’analisi della Coldiretti ricavata sulla base dei dati Isac Cnr, evidenzia come con i cambiamenti climatici smentiscano addirittura gli antichi proverbi. Salta, infatti, la tradizione dei giorni della merla (29-30-31 di gennaio) che secondo la leggenda sono i più freddi di tutto l’anno e prendono il nome da una merla bianca che si rifugiò dentro un camino proprio per sfuggire al gelo. Dopo tre giorni uscì dal comignolo, completamente nera. Da allora tutti i merli sono neri.

Una anomalia che preoccupa anche per la siccità con la scarsità di neve in diversi settori dell’arco alpino e su gran parte della dorsale appenninica e una situazione di stress idrico che non è certo normale nel mese di gennaio.

Per la scarsità di pioggia c’è carenza di fieno nei pascoli e difficoltà allo sviluppo ortaggi ma sono segnalate difficoltà, ad esempio, anche per le insalate che non riescono a crescere adeguatamente per la carenza di acqua.

Mauro Bianco

Le alte temperature mandano la natura in tilt e favoriscono in tutte le piante il risveglio anticipato anche con fioriture fuori stagione, come per le mimose in anticipo di un mese rispetto alla data dell’8 marzo, con il pericolo di esporre le coltivazioni ai danni di un prevedibile, successivo, forte abbassamento delle temperature con la conseguente perdita dei raccolti – ha affermato il presidente Coldiretti Alessandria Mauro Biancoma con il caldo le popolazioni di insetti dannosi per le colture sopravvivono per attaccare successivamente i raccolti nella prossima primavera”.

Roberto Bianco

Il cambiamento climatico – spiega il direttore Coldiretti Alessandria Roberto Biancoè stato accompagnato da una più elevata frequenza di eventi violenti, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal freddo al caldo, con sbalzi termici significativi.

L’agricoltura è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici con i danni provocati dal maltempo e dalla siccità che hanno superato lo scorso anno, a livello nazionale, i 6 miliardi di euro”.