Il Teatro nella Natura dell’Ecomuseo di Cascina Moglioni domenica 18 luglio alle 16,30 ospita lo spettacolo Ecce lupo, dedicato al lupo. Sul palco ci sarà Davide Fabbrocino, attore residente a Gavi, che ha fatto parte del Laboratorio Artistico di Zelig, specializzato nella Stand Up Comedy, monologhi comici senza censure in cui l’artista si esibisce “in piedi”, mentre per il Teatro, nei suoi spettacoli tratta spesso temi legati all’ambiente, al lavoro, alla storia, all’amore, alle diversità. Con lo spettacolo Ecce lupo affronta la questione del ritorno del predatore in modo appropriato e documentato con un approccio artistico divertente, coinvolgendo il pubblico in una riflessione che parte dal lupo per arrivare al rapporto tra uomo e Natura. Il palco sarà un’aula di tribunale dove dovrà essere giudicato un allevatore, accusato di aver avvelenato un lupo, dopo aver subito l’ennesimo attacco al bestiame. Il pubblico sarà coinvolto in qualità di Giuria Popolare e dovrà esprimersi sulla sua innocenza o colpevolezza. Con un linguaggio che alterna il sarcasmo all’invettiva fino alla confessione intimistica, si susseguiranno le appassionate e contrastanti deposizioni dell’accusato e dei testimoni: un biologo, un cacciatore, un attivista anti-caccia e altri due a sorpresa.

Davide Fabbroncino

Le domande con le quali gli spettatori-giudici si dovranno confrontare diventeranno sempre più incalzanti e sorprendenti, fino ad arrivare al cuore del rapporto tra gli umani e gli altri esseri viventi. Lo spettacolo è stato scritto da Giuseppe Della Misericordia, autore pluri-premiato di testi teatrali portati in scena da numerose compagnie in tutta Italia e all’estero. La regia è di Andrea Robbiano, noto attore-regista del Teatro del Rimbombo di Novi Ligure formato alla Scuola Teatrale Quelli di Grock di Milano. Al termine dell’esibizione ci sarà un ampio spazio per le domande del pubblico. A rispondere Fabbrocino, Robbiano e Della Misericordia per le curiosità legate ai personaggi e sulle tematiche affrontate nello spettacolo; sugli aspetti scientifici relativi all’ecologia e alla gestione del lupo risponderà invece un guardiaparco delle Aree Protette dell’Appennino Piemontese. Abbiamo contattato gli organizzatori dell’evento per fargli qualche domanda. (DF: Davide Fabbrocino; AR: Andrea Robbiano; GDM: Giuseppe Della Misericordia).

Come è nata l’idea di questo spettacolo?

GDM: L’idea è nata parlando con Davide, confrontandoci su alcuni temi, soprattutto il rapporto uomo-animale, che si sono rivelati un’urgenza artistica per entrambi.

DF: Era da molto tempo che se ne parlava, senza mai avere un’idea che ci convincesse poi, è entrato in scena il movimento “Fridays for future” di Greta Thumberg e ho pensato che fosse proprio quello il momento giusto, poi la pandemia mondiale arrivata subito dopo ha fatto tutto il resto, costringendo a casa noi lavoratori dello spettacolo che ci siamo visti saltare buona parte dei lavori o a lavorare tra una call e l’altra nella migliore delle ipotesi, ed “Ecce Lupo” è stato il frutto del tempo avuto a disposizione.

L’ecomuseo di Cascina Moglioni

Perché avete scelto il Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo per la “prima” dello spettacolo ?

DF: Ma sicuramente perché è un posto che porto nel cuore; ho vissuto a Bosio e frequentato il Parco fin da quando ero piccolo, ho scelto di vivere in Val Lemme e non in città per essere vicino alla natura, ai fiumi, ai boschi e perché ogni volta che torno a casa mi sento in vacanza. In merito allo spettacolo, fare la prima ufficiale in un teatro sarebbe stato un peccato perché, anche se il testo è ambientato in un tribunale, credo in una sorta di “restituzione” all’ambiente che ha ispirato questo testo, e sono convinto che anche le parole assumano un valore diverso se contestualizzate.

AR: Fare uno spettacolo a tema ambientale è ancora più potente nel momento in cui il palco naturale diventa l’ambiente amplificando il messaggio di sensibilizzazione e di approfondimento. L’arte è l’unica forma che non intacca le cose, non lascia scorie, arriva, arricchisce e se ne va, ed è anche un po’ il messaggio che l’ultimo personaggio dello spettacolo da al pubblico.

Proporrete lo spettacolo ad altri Parchi ?

DF: Sì, sicuramente. Visti gli studi fatti per scriverlo ci piacerebbe molto poterne parlare in altri contesti dove il problema uomo/lupo è reale e sappiamo che in Italia sono moltissimi, anche se non è facile trattare questa tematica perché è molto divisiva e non tutte le realtà se ne assumono le responsabilità; il conflitto uomo/lupo in realtà per noi è un pretesto, un punto di partenza per arrivare a smontare un po’ la visione antropocentrica che abbiamo del mondo, ma comunque è un problema concreto che molti tendono ad ignorare per paura di affrontarlo.

Il Teatro della natura dell’ecomuseo

Ritenete importante affrontare tematiche ecologiste in teatro ?

GDM: A mio avviso il teatro è un luogo ideale per sollevare qualunque tema e farlo “vivere” criticamente ed emotivamente agli spettatori.

DF: Io sono un sostenitore dell’arte come mezzo di comunicazione atto a smontare stereotipi, far riflettere, restituire al pubblico oltre che un’emozione, un modo per cambiare un po’ la visione nei confronti di un determinato problema. Per me il teatro non serve a dare delle risposte, per quelle c’è la politica anche se questa potrebbe sembrare una battuta satirica, ma serve per proporre altri punti di vista andando a toccare le nostre emozione; alla fine di ogni spettacolo è bello sentirsi come al ritorno da un viaggio dove si sono viste cose nuove, conosciuto luoghi, sentito odori e sapori diversi così, una volta tornati a casa, ci si sente più ricchi, soddisfatti, consapevoli.

AR: E’ importante fare spettacoli a tematica ambientale, perché è importante che l’ambiente protetto sia frequentato dall’arte.

Info e prenotazioni, Davide Fabbrocino: cell 328.2795782, email [email protected]