Emergenza Covid-19 Piemonte.  “Cirio e Icardi hanno fallito”, il Pd chiede le dimissioni dell’assessore.

    “Report ha evidenziato bene le tante criticità che abbiamo sempre denunciato!”

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    Palazzo Lascaris, sede del Consiglio regionale

    Chi ha visto la trasmissione Report è rimasto sconcertato. Forse bastava guardarsi attorno per capire che qualcosa o forse più di qualcosa, non stava funzionando. In un comunicato stampa il Gruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale scrive:

    Domenico Ravetti presidente Gruppo consiliare Pd

    “Da settimane  continuiamo a denunciare la “discutibile” gestione dell’emergenza Covid-19 in Piemonte: mancanza di diagnosi tempestive e di tamponi, e-mail smarrite, insufficienza di dispositivi di protezione per gli operatori sociosanitari, situazioni insostenibili all’interno delle RSA. Il Presidente Cirio e l’Assessore Icardi hanno la piena responsabilità politica di tutto quello che accade in Piemonte e, quindi, di questa situazione gravissima. Sono entrambi a capo della catena di comando che dovrebbe gestire l’emergenza, sono loro ad avere il compito di scegliere i collaboratori e le linee e le misure da seguire, non altri. Decisamente sono risibili i tentativi di addossare a terzi le colpe.

    Le scelte di Cirio e Icardi, nell’affrontare il Covid-19, sono state confuse e su questo ci siamo espressi già in passato. La puntata di Report di ieri ha, semplicemente, raccontato a un pubblico più vasto gli errori che hanno pagato e pagano i cittadini piemontesi. Adesso è quanto mai urgente comprendere quale sarà il ruolo dell’unità di crisi, del comitato scientifico in seno all’unità e della nuova task force, coordinata dall’ex Ministro Fazio, perché il Piemonte non può più permettersi errori. Tuttavia, prendiamo atto che con la definizione dell’ultima task force l’Assessore alla Sanità sia già, nella sostanza, commissariato.

    L’assessore regionale Icardi

    Cirio, a questo punto dovrebbe, responsabilmente, azzerare i vertici politici del sistema socio-sanitario piemontese, a partire proprio dall’assessore alla Sanità. Questa, prima che una richiesta dell’opposizione, dovrebbe essere la logica conseguenza della drammatica situazione che si è venuta a creare in Piemonte.

    In queste condizioni è difficile immaginare una ripartenza che noi riteniamo fondamentale per il 4 maggio, dal momento che le riaperture devono essere garantite da una linea di comando sicura e da un’organizzazione sociosanitaria solida. Siamo molto preoccupati per quello che ci attende, riguarda l’economia di tutta la regione e il lavoro di milioni di piemontesi; in questo senso ci riserviamo di chiedere al Governo di inviare gli ispettori per verificare se il Piemonte si trova nelle condizioni di affrontare la Fase 2 e può farlo in sicurezza”.