Telefoni sempre occupati e mancate risposte. È quanto sostengono diverse persone che hanno cercato di mettersi in contatto con il Consorzio servizi alla persona (Csp) di Novi Ligure per fare richiesta dei buoni spesa alimentari e non, previsti a favore delle famiglie in difficoltà economica per l’emergenza coronavirus. Il Csp ha messo a disposizione due numeri telefonici ma, come segnalano da Gavi, i tempi non sono brevi. “Ci sono persone, fra quelle che abbiamo segnalato al Comune e al Csp – dicono dal Centro di ascolto vicariale – che hanno impiegato diversi giorni prima di riuscire a prendere la linea. La procedura prevede che chi chiama debba rendere nota la sua situazione in attesa di essere richiamato successivamente dopo le dovute verifiche. I due numeri telefonici (0143/334311 – 0143/334315) sono però spesso occupati oppure non risponde nessuno”. Per chi è in difficoltà i tempi troppo lunghi non sono una buona notizia, anche perché la procedura prevede che, una volta effettuati i controlli, i buoni vengano consegnati nel municipio di residenza dal personale del Csp.
Chi ha fatto richiesta deve ritirare i ticket se rientra nei parametri e sottoscrivere l’autocertificazione. “Le difficoltà non mancano – spiega Luciana Negri, direttrice del Csp -. Innanzitutto, però, l’attesa non dura tanti giorni. Si deve tener conto che al consorzio fanno riferimento trenta Comuni. Ci sono persone che, una volta lasciati i propri recapiti al telefono, non rispondono alle nostre chiamate. Oltre al telefono, abbiamo messo a disposizione due indirizzi email”. La direttrice ricorda che molti Comuni hanno pubblicato sul sito internet istituzionale la domanda per l’autocertificazione, in modo da poterla scaricare e compilare accelerando le operazioni. Le autocertificazioni vengono sottoposte a verifica dalla Guardia di Finanza a campione. Proprio ieri il Cps ha attivato una casella postale dedicata per le richiesta dei buoni spesa all’indirizzo [email protected], in sostituzione dei due indirizzi precedentemente indicati.