Finalmente il Gavi ha la sua enoteca. Uno dei vini bianchi più famosi, esportato in tutto il mondo, può fare riferimento a un luogo, seppure virtuale, dove conoscere le etichette delle aziende della denominazione, composta da undici Comuni (Gavi, Francavilla Bisio, Bosio, Parodi Ligure, Serravalle Scrivia, Novi Ligure, Tassarolo, Capriata d’Orba, Carrosio, Pasturana, San Cristoforo) e da decine di aziende. “EnoGavi” è il nome della piattaforma on line realizzata da due giovani gaviesi doc, Marco Bassano e Tomaso Grosso, per far conoscere e vendere via internet i vini Gavi docg dei produttori aderenti all’iniziativa. Che sono già più di venti. Tutti i grandi vini, a cominciare da quelli piemontesi, hanno un’enoteca vera e propria mentre Gavi no.

L’edificio situato all’ingresso da Francavilla Bisio e San Cristoforo, come è noto, è stato realizzato dal Comune con quella finalità ma, costruito senza un accordo con i produttori, è rimasto di fatto inutilizzato per quanto riguarda il vino, limitandosi a ospitare una pizzeria e qualche piccolo evento pubblico. Marco e Tomaso hanno voluto in questo modo anche aiutare i produttori del Gavi anch’esse vittima del lockdown, con numerosi ordini di bottiglie mai partiti e prospettive che rischiano di non essere rosee. I due promotori dell’enoteca virtuale trattengono per sé un ricarico minimo per ogni bottiglia. “Diamo la possibilità a tutti i produttori – spiegano Marco e Tomaso – di poter raggiungere i clienti privati che non potranno recarsi in cantina fisicamente”. La piattaforma è aperta anche ai prodotti enogastronomici della denominazione.