Era diretto probabilmente in Toscana l’ibis eremita fotografato pochi giorni fa a Gavi vicino alla Riserva naturale del Neirone dai guardiaparco delle Aree Protette dell’Appennino Piemontese. È una delle specie maggiormente minacciate a livello mondiale. L’esemplare immortalato dalle guardie fa infatti parte del progetto Life+Biodiversity “Reason for Hope”, finanziato dalla Comunità Europea, organizzato per cercare di incrementare la popolazione dell’Ibis eremita in Europa attraverso la reintroduzione di soggetti nati in cattività. Come spiegano dall’Appennino Piemontese, Sensai, questo il nome dell’ibis eremita, è uno dei 305 esemplari reintrodotti e dotati di un anello identificativo alla zampa con il numero 212 e munito anche di un dispositivo GPS che trasmette l’esatta posizione, ad intervalli regolari, consentendo un monitoraggio costante. In questo modo si sa che Sensai “è un maschio nato nel 2018 presso il Centro Specializzato per la Riproduzione di Rosegg in Carinzia; fino all’età di un anno è stato allevato a mano dai volontari del progetto, a Überlingen sul Lago di Costanza al confine tra Germania-Svizzera-Austria.
A settembre dell’anno scorso è stato “accompagnato”, con una migrazione assistita, dall’area di allevamento di Überlingen alla zona di svernamento nell’Oasi WWF della Laguna di Orbetello in Toscana. Ad aprile 2020 è tornato autonomamente in Svizzera a nord delle Alpi, vicino al lago di Ginevra. E infine a metà di settembre di quest’anno è ripartito, probabilmente per tornare alla Laguna di Orbetello per svernare, questa volta in autonomia, facendo tappa nel territorio del Basso Piemonte. Nella sua vita ha già percorso oltre 3057 km”. L’ibis eremita è un uccello di dimensioni medio-grandi, lungo circa 70–80 cm e dall’apertura alare di circa 125 cm con poche differenze tra i due sessi. E’ una specie migratrice presente nell’Europa centrale fino al XVII secolo, poi estinta a causa della caccia. Originariamente era distribuita in tutto il Mediterraneo, dal Nord Africa alla penisola arabica fino all’Europa centrale e meridionale. L’unica popolazione allo stato selvatico di Ibis eremita attualmente si trova in Marocco. Un’altra colonia è presente in Turchia. “Oggi l’Ibis eremita – spiegano ancora dall’Appennino Piemontese – è inserito nella Lista Rossa delle specie in via di estinzione dell‘IUCN (Unione Mondiale per la Conservazione della Natura) ed elencato come “endangered“ (minacciato)”.