“Serve aiuto”: il presidente della scuola materna Principe Oddone di Gavi, Giovanni Bassano, non usa mezzi termini sulla situazione di questa vera e propria istituzione, dove sono passate generazioni di bambini gaviesi. Il bilancio consuntivo 2016 dimostra le difficoltà dell’asilo privato, con un avanzo ancora più ridotto rispetto al passato, tanto che gli amministratori hanno dovuto aumentare le rette mensili, scelta inevitabile che rischia però di ridurre ancora, anche a causa del calo demografico, il numero di bambini nel prossimo anno scolastico.
L’asilo, nato da un lascito a favore della comunità del secolo scorso, si trova in via Mameli in un edificio donato dal marchese Domenico Serra, senatore genovese. “La scelta di aumentare la retta di 40 euro – spiega il presidente Giovanni Bassano – è motivata in particolare dalla riduzione degli alunni e dalla diminuzione dei contributi pubblici. Finora, rispetto ai 25 bambini che andranno alle elementari, abbiamo pochissime iscrizioni. Non potevamo fare altrimenti”. La retta, passata da 140 a 180 euro mensili per chi fa il tempo pieno, e da 95 a 100 euro per chi non usufruisce della mensa, sta spingendo molti genitori a iscrivere i figli negli asili comunali di altri paesi, come Bosio, dove il costo è di molto inferiore. Oltretutto, se la materna avrà meno bambini, con due sole sezioni contro le tre attuali, il ministero dell’Istruzione ridurrà i suoi contributi. Altro problema: l’asilo ospita la mensa per i bambini delle scuole elementari, che non avrebbero altri luoghi dove andare a mangiare.
“L’unica soluzione – dice ancora Bassano – è che i gaviesi aiutino il loro asilo. Ci servono fondi per riuscire a far quadrare i conti, continuare dare un servizio al paese e mantenere oltretutto i posti di lavoro”. Negli anni ha ridotto di molto il suo contributo anche il Comune: da 13 mila euro annui, nel 2016 al Principe Oddone sono andati solo tremila euro. “Il discorso è molto complesso – spiega il vicesindaco Nicoletta Albano -. Il bilancio del Principe Oddone deve essere analizzato nella sua complessità. Il Comune ha già fatto veramente tanto, le restrizioni imposte dalla Corte dei Conti sono sempre più severe”. Sabato 4 marzo, alle 9, il Consiglio comunale discuterà il bilancio: potrebbe essere l’occasione per affrontare l’argomento in maniera approfondita.