Tortona: nessun danno al Comune per gli incarichi al professor Ferrari

Assolti i dirigenti Pier Benedetto Mezzapelle e il suo collega Claudio Bagnera.

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Il municipio di Tortona

Nessun danno patrimoniale per il Comune di Tortona a seguito degli incarichi affidati a suo tempo al professor Giuseppe Ferrari, urbanista di Pavia. Lo ha stabilito la sezione giurisdizionale della Corte dei conti del Piemonte.

La Procura contabile negli anni scorsi, a seguito di alcuni articoli apparsi sui giornali e poi dopo un esposto del Consigliere di minoranza Paolo Ronchetti, aveva valutato una serie di atti con cui, a partire dal 2008 e fino al 2010, l’amministrazione comunale aveva affidato al professionista lombardo una serie di consulenze su questioni urbanistiche di vario genere, per una spesa complessiva di circa 20 mila euro. A firmare gli atti di incarico l’allora dirigente del Comune Pier Benedetto Mezzapelle e il suo collega Claudio Bagnera, quest’ultimo ancora alle dipendente dell’amministrazione tortonese. La Procura aveva ritenuto illegittimi tali atti, ritenendo i due dirigenti responsabili di danno patrimoniale nei confronti del Comune per un totale di oltre 11 mila euro riferiti ai pagamenti effettuati agli incarichi del 2011, essendo le cifre riferite agli anni precedenti non più esigibili per via della prescrizione del reato. A Mezzapelle veniva imputato un danno pari a oltre 6 mila euro, quasi 5 mila invece per Bagnera.

Nell’udienza di Torino l’accusa ha spiegato come le determine firmate dai due dirigenti avrebbero avuto come oggetto incarichi non abbastanza specifici e quindi troppo generici, oltretutto privi dei requisti di eccezionalità e straordinarietà. Per il magistrato, oltretutto, nel Comune di Tortona non c’era alcuna rilevante carenza di personale tale da giustificare una consulenza esterna. Il legale dei due imputati, l’avvocato Carlo Emanuele Gallo è stato di tutt’altro avviso: l’oggetto delle consulenze era determinato e specifico, nonché connotato da elevata complessità. Nessun danno quindi per il Comune, il quale “ha ottenuto un vantaggio grazie ai pareri scritti un professionista di caratura nazionale, a fronte di un compenso modesto”. I giudici hanno ritenuto corretta la tesi del legale: il personale comunale, a loro avviso, non sarebbe stato effettivamente in grado di risolvere, sia per le competenze sia l’organico ridotto, i dubbi interpretativi sulle nuove normative urbanistiche sottoposti a Ferrari.