Sarà allestito domani mattina, lunedì, il cantiere per la riqualificazione di piazza Marconi, nel rione Paraso, a Gavi. L’impresa Schiavo è risultata vincitrice nella gara per l’assegnazione dell’intervento, chiusa nelle settimane scorse dal Comune dopo aver pubblicato (in maniera poco evidente sul sito web dell’ente) l’avviso dell’indagine di mercato preliminare alla procedura negoziata, della quale non sono stati, finora, resi noti né il numero di partecipanti né l’esito con il ribasso d’asta, salvo leggere il nome della ditta nell’ordinanza che impone il divieto di sosta. L’avviso dell’indagine di mercato è stato pubblicato, tra l’altro, solo tra il 13 e il 28 aprile, a cavallo di Pasqua e della Festa della Liberazione, e neppure all’albo pretorio (http://www.comune.gavi.al.it/bandi_contratti.asp).
Una situazione purtroppo non nuova nelle opere pubbliche a Gavi, dove spesso le imprese si aggiudicano gli appalti con ribassi intorno all’1% quando altrove si arriva a oltre il 20%. Esemplare il caso del nuovo parco giochi di via Roma, nel 2015: l’intervento da circa 300 mila euro venne avviato prima dell’assegnazione dell’appalto, e il vincitore, guarda caso, fu la ditta che aveva cominciato a operare nell’area, la Bailo Costruzioni di Novi Ligure. Oltretutto, l’amministrazione comunale negò una copia del progetto al gruppo di minoranza Gavi futura.
Per il primo lotto di lavori in piazza Marconi la mancanza di trasparenza si è ripetuta. Ora l’impresa avrà tempo 90 giorni per terminare l’intervento, approvato a marzo dalla giunta con una spesa di 180 mila euro, finanziata con un mutuo acceso dal Comune con la Cassa Depositi e Prestiti. Nelle intenzioni dell’amministrazione comunale i lavori, anche del secondo lotto (120 mila euro ancora da stanziare), dovrebbero terminare il 25 luglio, festa patronale, data nella quale fin dallo scorso anno, era stata programmata l’inaugurazione sia della piazza sia della piccola ex chiesa di Sant’Antonio, trasformata in punto di informazione turistica e spazio per i libri antichi. L’edificio, ormai fatiscente, era stato comprato dal Comune nell’agosto del 2011, poco dopo le elezioni che avevano confermato la maggioranza guidata dal sindaco Nicoletta Albano. Solo al momento del voto in Consiglio comunale emerse che la proprietaria era Brunella Molinari, candidata non eletta della lista, alla quale andarono 51 mila euro. Per l’acquisto e la ristrutturazione sono stati spesi circa 250 mila euro. Ora per i residenti del rione si aprono settimane di “passione”: la zona di Gavi lamenta da sempre una carenza di parcheggi, situazione peggiorata con l’utilizzo della vicina piazza Caduti di Nassirya da parte dei clienti della pizzeria dell’enoteca