I cittadini hanno il diritto di avere tutte le informazioni riguardo una vicenda che, se confermata, sarebbe gravissima. Stando alle ricostruzioni, gli inquirenti avrebbero smantellato un sistema corruttivo collaudato che s’ingrassava sulla pelle dei malati. Una vera vergogna”. Così i consiglieri regionale 5 stelle, guidati dal capogruppo Sean Sacco, sugli arresti di stamattina nelle aziende sanitarie e ospedaliere del Piemonte, tra cui l’Asl Alessandria e l’Aso sempre di Alessandria, per presunte tangenti nell’assegnazione degli appalti. Nei guai 15 persone tra dipendenti pubblici, commissari di gara, agenti e rappresentanti di imprese: secondo quanto emerso dall’indagine eseguita dalla Guardia di Finanza, le persone finite agli arresti o destinatarie di altri provvedimenti (obbligo di dimora, firma presso i comandi della polizia giudiziaria tre volte la settimana) sono accusate di corruzione, turbativa d’asta e frode nelle pubbliche forniture. E’ emerso, grazie a intercettazioni e pedinamenti, un “collaudato e articolato sistema di interazioni fra soggetti privati e commissari di gara” allo scopo di “truccare le gare d’appalto attraverso la modifica dei relativi capitolati, l’attribuzione di punteggi di favore e la rivelazione di informazioni riservate”. Uno dei capitoli dell’inchiesta riguarda la fornitura di prodotti e apparecchiature chemioterapiche della Asl di Asti e di Alessandria: secondo la Gdf i rappresentanti di un’impresa modenese hanno consegnato orecchini in oro rosa e topazi azzurri a un membro della commissione della gara, dopo l’aggiudicazione di un lotto per la fornitura dal valore di un milione di euro.

Palazzo Lascaris, sede del Consiglio regionale

“Chiediamo massima trasparenza e provvedimenti esemplari nelle aziende toccate dall’inchiesta – dicono i consiglieri di opposizione -: Città della Salute e della Scienza di Torino, ASL Torino4, AOU Maggiore della Carità di Novara, ASL Asti, ASL Alessandria ed AO SS Antonio e Biagio di Alessandria. E’ necessaria inoltre l’audizione di tutti i dirigenti in Commissione sanità e domani, in Consiglio regionale, primo dicembre, chiederemo all’assessore alla Sanità Icardi di riferire in merito all’inchiesta che questa mattina ha portato 15 misure restrittive nei confronti di dipendenti pubblici, commissari di gara e rappresentanti di alcune imprese. Ricordiamo che tutte le ASL/AO/AOU annualmente aggiornano un programma biennale sugli acquisti di beni e servizi, che l’assessorato alla Sanità riceve e valuta. Chi ha controllato questi dati? Pretendiamo chiarezza ad ogni livello. E’ innegabile, ormai, che il sistema dei controlli nelle Aziende sanitarie faccia acqua da tutte le parti. Questa inchiesta rappresenta solo l’ennesima dimostrazione. Il Consiglio regionale deve poter essere messo in condizioni di lavorare per migliorare il controllo di gestione delle Aziende Sanitarie. E’ l’unico modo per prevenire tali fenomeni. Auspichiamo – concludono – dunque una collaborazione, su questo fronte, da parte della maggioranza”.