Vigili del fuoco

Il direttore del bisettimanale il Piccolo di Alessandria, Alberto Marello, ha presentato le sue dimissioni dopo la marea di proteste per il suo editoriale dedicato alla notizia del ritrovamento di tracce di stupefacenti nei cadaveri dei tre vigili del fuoco uccisi a Quargnento nel novembre del 2019. La scelta del direttore riguarda però le presunte minacce di morte che gli sarebbero state rivolte sui social e non tanto il contenuto del suo articolo, nel quale sosteneva che le tre vittime risulterebbero “macchiate” dall’uso di stupefacenti, situazione che, secondo la Procura, non ha influenzato in alcun modo il tragico episodio del 2019. L’Unione sindacale di Base (Usb) provinciale dei vigili del fuoco ha pubblicato sui social un commento alle dimissioni presentate dal direttore.

“Caro Direttore, abbiamo appreso che ha rimesso il suo mandato, la USB non ha interesse al suo destino professionale, non ha mai chiesto le sue dimissioni, ma le sue scuse, che non sono arrivate, ci dissociamo e condanniamo ogni forma di intimidazione o minaccia, premesso questo, non accettiamo che lei, Direttore, dopo aver “tolto il mantello agli eroi” ora assurge al ruolo di vittima, no, non ci stiamo. Le vittime sono Matteo, Marco e Antonino, vittime di un crimine, con rei confessi. Non accettiamo l’ostinazione con cui continua a difendere una posizione indifendibile, la sua, quella di una persona che si arroga il diritto di mettere e togliere mantelli, che decide chi è vittima, chi eroe, che scusa i carnefici.

La sua arrogante lettera ci vuole indicare il pensiero di una fantomatica maggioranza silenziosa, continuando nella pericolosa operazione mediatica, di dividere una comunità, quella alessandrina, che si era stretta più di un anno fa, intorno ai propri Vigili del fuoco, alle famiglie delle vittime. Ora Direttore sbagliare è umano, perseverare è diabolico, quando si scava nel fango ci si infanga, ci permetta questa metafora, da chi nel fango ci si è trovato spesso per salvare vite umane. La USB Vigili del Fuoco sarà anche il 25 gennaio e l’8 febbraio, davanti al Palazzo di Giustizia, per chiedere un processo giusto, lei Direttore dovrebbe fare lo stesso, non ci interessano le sue dimissioni, vorremo solo che facesse il suo lavoro con etica e professionalità, lontano da moralismi e personalismi, chiedendo prima scusa alle famiglie delle vittime e a tutti i vigili del fuoco. Marco, Matteo e Antonino, siamo e saremo sempre con voi”.