La Regione non vuole fare chiarezza sulla gestione della peste suina africana. Nella seduta del Consiglio regionale dell’altro giorno ha bocciato la mozione presentata dal consigliere di opposizione Domenico Ravetti (Pd) che chiedeva l’istituzione di una commissione di inchiesta, riferita anche alla gestione degli ungulati in generale. Finora, a quasi un anno dalla scoperta del primo caso, a Ovada il 7 gennaio scorso, il contenimento dei cinghiali non è ancora stato avviato e la recinzione metallica da 160 chilometri non è ancora stata terminata. Oltretutto, il costo della barriera è salito da 10 a 17 milioni di euro. “La Giunta ha manifestato contrarietà alla proposta – afferma Ravetti -. Mi sono reso disponibile a modificare l’impegno dell’atto di indirizzo, prevedendo l’istituzione di una Commissione di Indagine o, in alternativa di un semplice Gruppo di lavoro all’interno della III Commissione del Consiglio regionale. Ma, nonostante le alternative proposte e le mie aperture, la Giunta e la maggioranza di centrodestra ha deciso di alzare un muro confermando il parere negativo”. “Queste posizioni – conclude Ravetti – dimostrano l’imbarazzante livello di confronto su temi tanto importanti e delicati come quelli della Peste Suina Africana e del problema degli ungulati in Piemonte. Sono problemi allarmanti che richiedono soluzioni tempestive e come tali dovrebbero essere affrontati!”. Oggi pomeriggio, alle 16, ad Alessandria, a palazzo Ghilini, sede della Provincia, si terrà una seduta aperta del Consiglio provinciale, nella quale potranno intervenire esponenti di associazioni e istituzioni. Saranno presenti, tra gli altri, i cacciatori.
La Regione dice no alla commissione di inchiesta sulla Peste suina africana.
Bocciata dal proposta con la quale il consigliere Ravetti voleva fare chiarezza sulla contestata gestione dell’emergenza. Oggi seduta del Consiglio provinciale ad Alessandria sulla Psa.