La cessione ai privati delle onoranze funebri da parte del Cit sarebbe un danno per la collettività novese in quanto “verrebbe meno l’effetto calmierante ottenuto con il controllo esercitato tramite le quote del Cit possedute dal Comune sul mercato delle onoranze funebri, che diventerebbe completamente di dominio privato, venendo di fatto a mancare la funzione di equilibratore dei prezzi svolta dal ramo aziendale che si intende alienare”. Lo sostiene Fabrizio Gallo, capogruppo in Consiglio comunale dei 5 stelle, in un’interrogazione rivolta all’amministrazione comunale. L’intenzione di cedere il ramo d’azienda è stata resa nota dalla dirigenza del consorzio nelle settimane scorse e ha fatto storcere il naso a pochi, a partire dal fatto che proprio le onoranze funebri “hanno risultati positivi nel bilancio del Cit”, sostiene Gallo. Una scelta, sostiene l’esponente dei 5 stelle, “per la quale non sono state fornite motivazioni plausibili”, tenendo conto che “il servizio di onoranze funebri veniva in origine direttamente gestito dall’amministrazione comunale tramite la ex municipalizzata Amtof, poi affidato in gestione nel 2002 al Cit, partecipata della quale il Comune è primo azionista, insieme alla struttura di pubblica socialità di Amtof. Il Comune prevede a bilancio risorse destinate alle onoranze funebri per i soggetti incapienti, vittime di crisi economica e di solitudine”.

Per questo, sottolinea Gallo, con l’alienazione del ramo aziendale delle onoranze funebri “si andrebbe a perdere un soggetto di riferimento sociale che finora ha sopperito con efficacia il ruolo affidatogli in un settore assai delicato e legato a dinamiche particolari”. L’eventuale cessione ai privati delle onoranze funebri, a detta del capogruppo M5s, “solleva legittimi dubbi su capacità ed efficacia imprenditoriale della attuale dirigenza del Cit, per le conseguenze di vario tipo che andranno inevitabilmente a ricadere sui cittadini e sui lavoratori del ramo aziendale interessato, oltre che sul bilancio del Cit, venendo a mancare gli utili prodotti dal ramo aziendale”. Nell’interrogazione i 5 stelle chiedono di conoscere “la chiara e dettagliata motivazione a sostegno della volontà di alienare a privati un servizio che oltre alla chiara valenza sociale presenta oltretutto risultati economici positivi e produce utili”. Inoltre, “quali iniziative imprenditoriali siano state poste in essere dal 2002 ad oggi per espandere il ramo onoranze funebri in altri ambiti legati alla natura del settore, utili all’interesse generale della partecipata e di riflesso al comune proprietario delle quote”. Infine, “quali garanzie di salvaguardia sociale certe si intendano mettere in atto lasciando le onoranze funebri di una città di 28mila abitanti oltre ai paesi limitrofi al solo mercato privato”.