Trenitalia annuncia che sui treni regionali in Piemonte nel 2019 i viaggiatori sono cresciuti di un milione rispetto allo scorso anno. Non solo: “Cresce anche la puntualità percepita dai viaggiatori – sostiene la società del gruppo Fs -: il 90,4% dei treni arriva entro i cinque minuti. Il trasporto regionale registra un trend in crescita confermando l’attenzione costante del Gruppo verso le esigenze delle 144 mila persone che, ogni giorno, viaggiano sui convogli di Trenitalia in Piemonte. A ciò si aggiunge una crescita costante della customer satisfaction: 93 viaggiatori su 100 sono soddisfatti del viaggio nel suo complesso, 2,2 punti percentuali in più rispetto a settembre 2018. Risultati che sottolineano, inoltre, come il trasporto regionale e metropolitano nel suo complesso sia il perno di tutte le attività del Gruppo”. Un quadro positivo solo in parte ritenuto tale da chi tutti i giorni prende il treno, almeno da Novi Ligure. L’Associazione pendolari novesi da anni deve fare i conti con la chiusura della linea Novi-Tortona e con altri disservizi. “È sicuramente una buona notizia – dice il presidente, Andrea Pernigotti – che un milione di cittadini in più scelgano di muoversi con il treno, indice anche di maggiore sensibilità verso l’ambiente. Lo sforzo da parte di Trenitalia è apprezzabile.

La stazione ferroviaria di Novi Ligure

Novi Ligure, però, è di fatto completamente isolata da Milano nonostante la non eccessiva distanza fra le due località”. Secondo Pernigotti, per la linea Genova-Torino, che ricade sotto la gestione piemontese, “la situazione è molto migliorata e questo credo sia dovuto soprattutto al cadenzamento orario. Ciò non significa che non vi siano ritardi ma si tratta di minuti su percorrenze dell’ordine dei cento minuti. Ben lontano dalla situazione tragica di pochi anni fa”. Tutt’altra situazione per la Genova-Milano: “Il quadro generale è disastroso, dovuto più alle carenze di linea da parte di Rfi che a quelle dei treni gestiti da Trenord, comunque abbastanza obsolescenti. E non dimentichiamo che stiamo ancora piangendo le tre vittime dell’incidente di Pioltello, nel gennaio 2018”. La Novi-Pozzolo-Tortona resterà inoltre chiusa fino al 2022 a causa dei lavori del Terzo valico, con i treni sostituiti dai bus. Un caso tutt’altro che unico, come ricorda ancora Pernigotti: “In Piemonte ci sono 14 linee ferroviarie chiuse e rimpiazzate da autolinee: se venissero riaperte potrebbero far crescere i passeggeri dei treni, così come l’incremento del servizio serale e notturno utile non solo ai pendolari ma anche a viaggiatori occasionali e ai turisti”.