Il Consiglio regionale del Piemonte ha approvato un ordine del giorno che appoggia il referendum sul proseguo o meno della linea ferroviaria Torino-Lione al centro di una larga contesa politica, ma che nelle ultime settimane coinvolge in modo particolare Lega e Movimento 5 Stelle. La notizia era già nell’aria da alcuni giorni , annunciata e poi proposta dal governatore della Regione Sergio Chiamparino.
Il referendum, che interpella direttamente i cittadini del Piemonte, chiamerebbe a decretare il si o il no, di questa contestata infrastruttura, indicata da alcuni inutile da altri importante per l’economia del Paese .
Sempre oggi a Palazzo Lascaris, il Consiglio regionale ha respinto una serie di ordini del giorno presentati dai consiglieri del Movimento 5 stelle che in contrasto sull’ ordine del giorno del referendum chiedevano invece la riapertura e il rafforzamento di linee ferroviarie già esistenti.
E’ sempre notizia recente la diatriba tra il ministro dell’Economia Giovanni Tria e il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Danilo Toninelli, secondo Tria: “Un governo che non mantiene i patti a partire da quelli sottoscritti con la Francia sulla Tav, e che cambia i contratti e le leggi, crea seri problemi al Paese e allontana gli investitori stranieri”. Non si è fatta attendere la risposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Danilo Toninelli, acceso sostenitore dell’inutilità dell’opera, che ricorda a Tria che deve rispettare i patti del contratto di governo.