La Grandi Lavori Fincosit di Roma alla fine del 2016 doveva entrare nel cantiere del Terzo valico di Voltaggio per avviare lo scavo del tunnel principale. Le sue maestranze non sono mai arrivate in Val lemme poiché l’azienda era stata accusata di aver ottenuto l’appalto del Lotto Serravalle, a Serravalle Scrivia, grazie alle presunte collusioni con i dirigenti del Cociv.
Ora la stessa impresa ha nuovamente vinto la gara internazionale per i lavori a Voltaggio. Lo annuncia il Cociv, ricordando che si tratta della “prima gara ad evidenza pubblica dall’insediamento dell’amministratore straordinario” Marco Rettighieri, l’uomo che dovrebbe fare pulizia nella realizzazione della Grande opera da 6,2 miliardi dopo gli arresti dell’ottobre scorso che decapitarono lo stesso Cociv e provocarono la cancellazione di quasi tutti gli appalti assegnati dal consorzio poiché “macchiati” da corruzione e altri reati. Fra questi c’erano i due appalti che interessavano la Grandi Lavori Fincosit. Per il Lotto Serravalle, il gip di Genova, nell’ordinanza che portò alle decine di arresti, scriveva che gli indagati “tramite collusioni e mezzi fraudolenti turbavano la gara a evidenza comunitaria (cioè aperta alle aziende dell’Unione europea, ndr)”. In particolare, scriveva il gip, Longo e Pagani (presidente e vicepresidente del Cociv), decidevano di affidare i lavori del lotto Serravalle alla Grandi Lavori Fincosit, nonostante tale società, prima in graduatoria con un ribasso del 13%, avesse previsto un costo per la sicurezza aziendale interna senz’altro incongruo, solo 93 mila euro, contro le offerte proposte dalle altre aziende partecipanti alla gara, tra 640 mila e 750 mila euro”.
Per questi motivi, l’Autorità nazionale anticorruzione, presieduta da Raffaele Cantone, annullò anche l’assegnazione del Lotto Vallemme alla Grandi Lavori Fincosit, che ora però tornerà tranquillamente all’opera iniziando lo scavo del tunnel di valico per la modica cifra di oltre 263 milioni di euro, avendo, si presume, tutte le carte in regola.