Ancora furti a ripetizione in alta Val Borbera. La tecnica è sempre la stessa, verificare che in casa non ci sia nessuno e quindi agire.
In questo mese di agosto, i ladri sono stati agevolati da date fisse, ferragosto, festa patronale, sagra di piazza, ed è proprio allora che hanno agito
Tre abitazioni violate in poco meno di due ore ad Albera Ligure. Un pranzo di famiglia, è costato a queste persone, tutto ciò che di prezioso avevano nelle loro abitazioni; ricordi soprattutto, custoditi con amore in una piccola cassaforte, che i delinquenti hanno aperto con un flessibile. La spilletta del battesimo, il bracialettino della prima comunione, qualche gioiello acquistato con sacrifici, in un attimo non c’erano più.
E poi quei soldi tenuti in casa, “perché non si sa mai”. E la devastazione, cassetti rovesciati, scaffali svuotati, cuscini e biancheria sul pavimento, tutto sottosopra.
Inesorabili hanno frugato ovunque. Il retro delle case è sempre il prescelto, lì non li disturba nessuno. Per salire nell’appartamento al primo piano, si sono serviti di una scala, sistemata forse in qualche angolo della rimessa. Lo sapevano che quella scala era lì? Erano già andati in perlustrazione? Mistero.
E come facevano a sapere che nelle tre abitazioni attigue non c’era anima viva? Capita così di rado, o forse mai che non ci sia proprio nessuno! Altro mistero.
Un altro colpo andato a segno è avvenuto ai danni di un noto agriturismo della Valle. Ci sono tre cagnoloni, ma sono buonissimi, loro sono abituati a vedere gente che va e che viene, uno lo hanno addirittura rinchiuso in un locale di servizio. Anche qui approfittando dell’assenza dei proprietari, sono riusciti ad entrare scardinando la porta dell’abitazione. Hanno trovato qualche oggetto d’oro e i soldi dell’incasso, scioccamente non versati immediatamente in banca, poi non contenti hanno sfondato una finestra del locale ristorante, cosa abbiano preso non si sa. Un inventario non è ancora stato fatto. L’importante era rimettere in ordine, arrivano gli ospiti, non possono trovare tutta quella confusione.
E’ andata meno bene ai ladri, probabilmente gli stessi dell’agriturismo,che hanno tentato un furto a Sisola, durante la festa patronale, i malviventi sono stati sorpresi dal padrone di casa, rientrato improvvisamente, purtroppo sono riusciti a fuggire senza poter essere visti in volto, abbandonando anche gli attrezzi di “lavoro” . Erano in tre, un quarto era in macchina, un’auto grigia, di media cilindrata, ma era già buio.
I carabinieri indagano, sorvegliano, ma il territorio è vastissimo, sono in pochi, con poche risorse, fanno quello che possono anche loro. L’unica cosa da fare per tutelarsi è mettere l’antifurto nelle case, le telecamere di sorveglianza nei paesi, ma tutto costa, non tutti possono permettersi di spendere questi soldi, i comuni men che mai.
Ma almeno evitiamo di lasciagli le scale a disposizione.