Il monte Cosfrone e il Giarolo sullo sfondo (foto sito web Provincia di Alessandria)

Sul sito del ministero dell’Ambiente sono stati pubblicati i circa 600 documenti relativi al progetto “Monte Giarolo”, 20 torri eoliche alte 120 metri sull’Appennino nei Comuni di Albera Ligure, Cabella Ligure e Fabbrica Curone. Le ha proposte la 15 Più Energia di Brescia e dallo scorso 13 novembre sono tutti disponibili per la consultazione pubblica. Le imponenti torri saranno costruite sui versanti per eludere la fascia di rispetto di 50 metri dalle vette, nella quale non si può costruire. La Regione, come scrive la ditta proponente nel progetto, considera l’area dal Giarolo al monte Chiappo idonea all’installazione delle pale eoliche. Il progetto prevede 4 tra il Giarolo e il passo di Brusamonica, 1 a ridosso del monte Panà, 3 nei dintorni del monte Cosfrone, verso Pobbio, e le 12 tra il Chiappo e il monte Boglelio. L’azienda ha dovuto eliminare altre 3 torri poiché poste in area in frana e ha previsto le altre al di fuori dell’area protetta istituita dall’Unione Europea sul crinale tra l’Ebro e il Chiappo per tutelare in particolare le rotte migratorie degli uccelli e altre specie protette. Questo autentico paradiso degli escursionisti verrà attraversato da una nuova strada lunga chilometri dal Giarolo lungo tutto lo stupendo crinale, larga finora 7 metri, che si andrà a sovrapporre al sentiero 121 fino alla  statua del Redentore e al sentiero 200 fino al monte Cosfrone, poi al percorso 108 fino a Bocche di Crenna per arrivare al Pian della Mora lungo il percorso 105. E’ inoltre in programma la costruzione di enormi piazzole in cemento sulle quali installare le torri. I componenti arriveranno con trasporti eccezionali dalla Val Curone. In Val Borbera sarà invece costruito l’elettrodotto per trasportare l’energia elettrica prodotta grazie al vento, da Vendersi a Vignole Borbera. Per compensare la devastazione delle vette appenniniche, la 15 Più Energia propone ai Comuni la costruzione di bacino di raccolta delle acque per l’emergenza incendi, la sistemazione dell’area dei ruderi di Brusamonica  con creazione di piccola area museo e interventi sulla viabilità esistente, che in val Curone subirà pesanti effetti per far passare gli enormi camion.