Dopo anni di attesa e di richieste finite nel nulla, è stata firmata la convenzione tra la Provincia e il Cociv per la costruzione della rotatoria all’ingresso del casello della A7 a Vignole Borbera, opera richiesta dal piano del traffico e dal piano cave del Terzo valico. Dopo l’ok del Consiglio provinciale nella seduta di lunedì, il giorno seguente, come fa sapere il commissario di governo del Terzo valico, Iolanda Romano, è arrivata la firma. Come è noto, l’incrocio tra l’autostrada e le strade provinciali 140 e 143 è già oggi particolarmente difficoltoso per la sua conformazione e l’aumento del numero di mezzi pesanti per il trasporto dello smarino del Terzo valico dai cantieri di Arquata e Serravalle ne causerebbe il blocco. Il commissario parla di “risultato importante, frutto della proficua collaborazione fra i due soggetti firmatari e il Comune di Vignole Borbera”, ma in realtà, il Cociv fino a pochi anni fa si opponeva a questa soluzione e lo scorso anno ha impugnato al Tar la delibera della Regione che approvava l’adeguamento del piano cave imponendo l’adeguamento dell’incrocio e il trasporto combinato ferro gomma dello smarino da Arquata. A fine settembre il Cociv ha presentato l’ultimo aggiornamento del progetto definitivo, modificato in base alle indicazioni della Provincia, e stabilisce gli impegni reciproci delle parti.

Il casello di Vignole Borbera

Il consorzio si occuperà della progettazione dell’intervento fino alla fase esecutiva e finanzierà i lavori, il cui costo è a oggi stimato in 1,37 milioni di euro. La Provincia acquisirà tutte le autorizzazioni necessarie a procedere, avvierà il processo espropriativo delle aree occorrenti e seguirà direttamente la realizzazione dei lavori, anche affidandoli a un’impresa terza. “La rotatoria – fa sapere ancora il commissario -, di forma ovale, sarà costituita da 4 innesti e da un’isola centrale in parte transitabile mediante la realizzazione di una fascia sormontabile, per agevolare le manovre dei veicoli pesanti. Ai margini esterni della rotatoria – sul lato nord – è previsto un percorso pedonale”. Una volta che la rotatoria sarà in esercizio, attraverso il monitoraggio del traffico già attivato, l’Osservatorio ambientale potrà verificare l’efficacia dell’intervento sui livelli di servizio della viabilità in corrispondenza dello svincolo autostradale. Esistono infatti ancora dei dubbi anche su questa soluzione in presenza di un elevato numero di camion. Mentre il commissario non dà alcuna indicazione sui tempi di avvio dei lavori, Paolo Platania, dirigente della Provincia, si sbilancia: “Il cantiere potrebbe partire nella prossima primavera. A breve dovrebbe essere approvato il progetto definitivo proposto dal Cociv, dopodichè partirà la conferenza dei servizi con Autostrade, il Comune e gli altri soggetti coinvolti. Una volta concluso l’iter si potrà fare la gara per assegnare i lavori”. Per la Provincia, il ricorso al Tar presentato dal Cociv contro la prescrizione della Regione riferita al casello vignolese non creerà problemi.