Un silenzio irreale, ha accolto il feretro di Andrea Chaves, la sua giovane vita si è spezzata su quelle montagne che lui amava tanto. Un dolore e una commozione quasi tangibili dentro e fuori la chiesa di Santa Caterina a Cantalupo Ligure, paese d’origine di Patrizia, la mamma di Andrea.
“La sua morte improvvisa ci addolora, – ha tuonato don Jairo, che insieme a don Franco, prete bolognese e confessore di Andrea, ha celebrato il rito funebre, – Andrea ha lasciato un vuoto importante, ma lui aspirava a grandi ideali, le cose terrene non gli interessavano, lui guardava verso l’infinito da quel terrazzo sul tetto del mondo e dopo l’infinito c’è l’eternità …La sua vita è stata breve ma l’ha vissuta con grande intensità, è stata una vita piena di bellezza, la natura, la famiglia, gli amici, lo sport e il suo grande amico Dante, proprio qui – ha ricordato Don Jairo – ci ha fatto assistere a una serata spettacolare declamando alcuni canti del Paradiso…”
In una lettera lasciata i genitori, che mamma Patrizia ha letto in chiesa, Andrea mette in conto che potrebbe non tornare da queste scalate: “Ho vissuto la vita che ho sempre sognato”, ha scritto, li ringrazia per la vita che gli hanno donato, e raccomanda loro di essere forti, nel caso accadesse l’irreparabile.
Papà Yonni ha raccontato che una sera, durante una cena Andrea ha detto “dormirò sotto un cielo pieno di stelle”…
All’uscita dalla chiesa don Jairo mettendo una mano sopra la bara coperta di fiori bianchi ha detto ad Andrea “ Buon viaggio ragazzo”.