Sono da poco passate le sei del pomeriggio di lunedì 11 dicembre, quando una donna spaventata chiama il 112 per segnalare che davanti alla propria abitazione c’è un uomo che le lascia biglietti contenenti offese e minacce. L’autoradio dei Carabinieri arriva sul posto, la donna è scossa, dice di essere stata minacciata con una pistola.
Passano meno di due ore e la donna chiama nuovamente il 112, l’uomo è ancora davanti alla sua porta di casa e suona insistentemente al citofono. Quando arrivano i Carabinieri, il 64enne è sparito, ma ha lasciato un altro biglietto con insulti e minacce.
La pattuglia fa un giro per individuarlo, con l’intento di verificare se, una volta avuto campo libero, si ripresenti alla porta della donna: cosa che succede, come previsto. Pochi minuti più tardi eccolo attaccato alla finestra, la percuote ripetutamente e inveisce nei confronti della donna barricata all’interno.
Nel frattempo, la donna denuncia gli atti persecutori subiti: molestie, atteggiamenti vessatori e danneggiamenti, all’autovettura e alla finestra dell’abitazione, che andavano avanti dal mese di maggio e si sono concretizzati nel grave episodio della notte scorsa.
Per il 64enne si sono quindi aperte le porte del carcere di Alessandria.