La Centrale Operativa della Questura riceveva la telefonata di un cittadino di 86
anni poiché sul suo telefono cellulare stavano arrivando delle segnalazioni di tentativi di prelievo con il suo bancomat presso un istituto di credito cittadino, in cui veniva indicato il nominativo della banca e non la posizione; lo stesso infatti si era accorto di non avere più con sé il portafoglio.
Immediatamente la Questura inviava le pattuglie disponibili presso tutti gli istituti bancari di quella sigla, non notando però nessuno di sospetto, neanche presso la banca più
vicina al luogo del furto. Tuttavia gli agenti notavano, pochi metri vicino a quest’ultimo istituto, due cittadini sudamericani intenti ad effettuare un prelievo presso lo sportello di un’altra banca, i quali alla vista dei poliziotti tentavano di defilarsi con discrezione, gettando via, sotto gli occhi dei poliziotti, alcuni oggetti che, successivamente, si erano rivelati essere proprio le carte bancarie della vittima del furto. I due soggetti veniva quindi fermati. Sempre nella zona, poco dopo, veniva recuperato il portafoglio dell’anziano, di cui i due malfattori si erano disfatti dopo aver prelevato il denaro contante e gli altri oggetti di valore.
I due, un uomo di nazionalità cubana di 28 anni e una donna di nazionalità cilena di 26 anni, venivano successivamente identificati quali soggetti dediti ai reati contro il patrimonio commessi in tutta Italia, con numerosi alias e già colpiti da diverse misure di prevenzione.
Le volanti procedevano allora all’arresto per i reati di furto aggravato e indebito utilizzo
di strumenti di pagamento. All’esito della convalida, gli stessi venivano sottoposti alla misura di prevenzione del divieto di dimora nella Provincia. Venivano altresì colpiti dalla misura di prevenzione del Questore del foglio di via obbligatorio dal Comune di Alessandria con divieto di ritorno per 4 anni e sottoposti a provvedimento di espulsione dal territorio nazionale.