Una delle ultime roccaforti del centro sinistra è crollata. A Novi Ligure non ce l’ha fatta a riconfermarsi il sindaco uscente Rocchino Muliere espressione del centro sinistra, la voglia di cambiamento ha portato sulla poltrona di primo cittadino a Palazzo Pallavicini, Gian Paolo Cabella, rappresentante del centro destra.

Gian Paolo Cabella supportato da Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e una lista civica ha vinto con il 51,37% dei voti su Muliere, sostenuto dal Partito Democratico, Mpd, Socialisti e tre liste civiche.

Gian Paolo Cabella

Dopo 74 anni la destra governerà la città. Dal dopoguerra  Novi non era  mai stata governata dalla destra. Gian Paolo Cabella, (Lega),  ha però una lunga formazione marcatamente di sinistra, un passato che lo rende orgoglioso, tanto da dichiarare durante un incontro pubblico di ispirarsi al sindaco storico, Armando Pagella (PCI), che ha retto le sorti della cittadina ininterrottamente dal 1963 al 1985, un uomo che tutt’ora è nel cuore dei novesi.

Le premesse della vigilia del ballottaggio, lasciavano già presagire il risultato, non solo perché la Lega alle elezioni europee era andata molto bene, ma anche perché per la prima volta, il 26 maggio scorso, la destra era in vantaggio, seppur lieve, (solo 395 voti), su Muliere. Anche in questa votazione il distacco tra i due candidati non è stato ampio, ma vince anche chi ha un solo voto in più: Cabella 6.224 –  Muliere 5.893,  in questo caso i voti  sono 331.

Un dato:  l’affluenza alle urne è stata del 53% contro il 64,69% del 26 maggio