Addio a Don Angelo Vecchini, il sacerdote con la passione per la fotografia

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Addio a Don Angelo Vecchini

 

MANTOVANA. Lunedì mattina in cattedrale la Chiesa alessandrina ha dato l’ultimo saluto a Don Angelo Vecchini, 89 anni, uno dei sacerdoti più anziani della diocesi. “Se siamo qui nel giorno della partenza per il pellegrinaggio a Lourdes – ha detto il vescovo di Alessandria Monsignor Guido Gallese, che ha presieduto la celebrazione – è perché don Angelo era sempre partecipe con gioia e con lo spirito lieto, che lo contraddistingueva. La sua disponibilità al servizio degli altri è al cuore del sacerdozio ed è di esempio per i parroci di oggi, che sono pochi e alle prese con attività pastorali sempre più articolate e complesse”. La cerimonia funebre si è conclusa al cimitero di Mantovana, il paese d’origine del sacerdote, che ha retto la parrocchia di San Lorenzo dal 1959 al 1981. Successivamente è stato parroco a Pecetto di Valenza e cappellano dell’ospedale Mauriziano di Valenza.

“Da un po’ di tempo era impossibilitato nelle attività a causa della malattia, ma svolgeva lo stesso la sua missione pastorale – ha continuato il vescovo, che ha scelto per Don Vecchini la parabola del chicco di grano dal Vangelo di Giovanni – noi pellegrini porteremo Don Angelo con noi a Lourdes, ma in realtà sarà lui a portare noi, perché si è sacerdoti per sempre, anche nell’al di là, sarà un amore fatto di intercessione”. Non poteva mancare una riflessione sulla crisi delle vocazioni. “Ogni sacerdote in meno, fa fare una riflessione di più sulla Chiesa alessandrina – ha detto monsignor Gallese – il passaggio alla casa del Padre di Don Angelo, uno dei sacerdoti più anziani della diocesi e la morte scioccante del giovane seminarista, avvenuta nei giorni scorsi, fanno riflettere sulla formazione sacerdotale. Il Santo Padre ci ricorda che il primo compito è fare tesoro della vita semplice e bella, da portare al cuore delle persone e noi, pensando alla testimonianza di don Angelo, continueremo a fare la nostra parte”.

Tra un anno avrebbe celebrato i 65 anni di sacerdozio, nel 2014 festeggiò il 60° di ordinazione sacerdotale a Mantovana. Prima che la malattia lo consumasse, Don Vecchini tornava sempre volentieri in paese, non solo per far visita ai suoi cari vivi e defunti, ma anche per incontrare i tanti amici con i quali condivideva ricordi infiniti: “Aveva sempre il sorriso e una parola buona per tutti”.

Mantovana, Don Angelo Vecchini e le sue foto in mostra.JPG

Nel 2015 in occasione dei festeggiamenti del 40° anniversario della sagra del bollito misto, nata nel nel 1975, ispirandosi alla festa patronale di San Lorenzo, Don Vecchini insieme al parroco Don Umberto Andreoletti, che lo ha preceduto nella dipartita, ha celebrato la messa del 40 ° nel bocciodromo. Don Vecchini era la memoria storica del paese, grazie alla passione per la fotografia. In quella ricorrenza ha messo la sua collezione di foto a disposizione della Pro Loco, che ha allestito la mostra “Come eravamo e come siamo”. Oggi di certo più tristi, perché Don Angelo non tornerà.

Durante gli anni trascorsi in paese ha fotografato con generosità non solo il paesaggio, che si trasformava nei decenni, ma anche gli eventi della comunità e le tante generazioni di giovani, che ha visto crescere e giocare a pallone in canonica, che ha accompagnato nelle escursioni scolastiche alla scoperta del rio Stanavazzo, dei bucaneve e dei fiori più belli, creando diapositive a scopo didattico, in un’epoca in cui non esistevano ancora i documentari in tv.