Non è certo successo come alla festa del Gavi organizzata fino a 25 anni fa, con vere e proprie bande di ubriachi e risse nella serata del sabato che precedeva la sfilata dei carri della domenica. Però, secondo quanto sostiene l’amministrazione comunale, qualche problema c’è stato durante l’ultima edizione di Di Gavi in Gavi. Il 26 agosto scorso, Gavi è stata invasa da circa 12 mila persone, secondo i dati diffusi dal Consorzio tutela del Gavi, organizzatore dell’evento. Un grande successo anche per questa edizione, che ha avuto in Antonino Cannavacciuolo l’ospite d’onore, in una giornata memorabile per la promozione del territorio del Gavi docg. Ma per la prima volta in sei anni ci sono state lamentele da parte dei residenti. “Abbiamo ricevuto molte segnalazioni, anche e-mail scritte di protesta – dice il vicesindaco Nicoletta Albano -. Ci risulta un numero notevole di molestatori e di ubriachi e molta anche la sporcizia che i nostri operai hanno, purtroppo, constatato. L’organizzazione è con capo al Consorzio di tutela ma il Comune è responsabile della sicurezza. Sarà sicuramente necessario apportare dei correttivi nelle prossima edizione. Siamo disponibili a un incontro in questo senso”.

Roberto Ghio

Roberto Ghio, presidente del Consorzio, dice: “Abbiamo già avuto un confronto con l’amministrazione comunale sulla questione. Proprio in seguito all’aumento di visitatori a Di Gavi in Gavi abbiamo deciso di affidare la prossima edizione a un’agenzia del settore, che si occupi anche della sicurezza. Anche il taglio della manifestazione in parte sarà modificato, con un maggior numero di incontri dedicati, tra l’altro, all’agricoltura e alla sostenibilità ambientale e un numero maggiore di spettacoli di cucina. Tutto ciò senza togliere nulla al coinvolgimento del paese. Siamo aperti ad accogliere suggerimenti e consigli da tutti per il bene di Gavi”. Un soggetto esperto di manifestazioni servirà anche a evitare i problemi riscontrati con i ticket per i quali è stato chiesto il rimborso in quanto diversi turisti non hanno potuto consumare poiché le degustazioni erano già finite.