Nuovo decesso in provincia legato al coronavirus. La Regione fa sapere che è deceduto questo pomeriggio all’ospedale di Alessandria un paziente di 75 anni, per arresto cardiorespiratorio. L’uomo era ricoverato da alcuni giorni presso il reparto di malattie infettive con un quadro clinico pregresso definito dai medici fortemente compromesso ed era risultato positivo al test sul COVID-19. Si tratta sesto caso di Piemonte di persona deceduta positiva al virus. alle 12,30 circa erano 320 le persone risultate positive al test sul “coronavirus covid19” in Piemonte. secondo i dati forniti dalla Regione, risultano 214 le persone ricoverate in ospedale. Di queste, 38 si trovano in terapia intensiva, e 176 in altri reparti. Sono in isolamento domiciliare fiduciario 63 persone. Cinque le persone decedute, alle quali si deve aggiungere il decesso di poche ore fa ad Alessandria. 1511 i tamponi eseguiti complessivamente in Piemonte, di cui 1009 sono risultati negativi.

Si è registrato negli ultimi giorni un’impennata delle chiamate al numero verde sanitario, 800.19.20.20, che è passato da una media di 700 telefonate al giorno, alle 1800 di giovedì, alle 2900 venerdì, fino alle 3800 sabato.

Contestualmente sono salite le chiamate al numero unico dell’emergenza sanitaria 112, che è stato potenziato per fare fronte a questo flusso improvviso. L’Unità di crisi della Regione Piemonte ricorda che il numero verde sanitario 800.19.20.20 non è deputato a dare chiarimenti su dubbi circa l’applicazione delle misure di contenimento disposte dal Governo. Deve quindi essere utilizzato solo per ricevere indicazioni in caso si abbia il dubbio di aver contratto il virus. Si raccomanda, inoltre, di rivolgersi al 112 solo per una reale emergenza sanitaria.

Il deputato Federico Fornaro (Leu) ricorda: “Gli abitanti e le imprese della Lombardia e delle altre 14 province di Piemonte, Emilia, Veneto e Marche, inserite in una zona a mobilita’ limitate, e non in zona rossa, sono chiamate a una prova difficile ma fondamentale
se si vuole contenere la diffusione del Covid19: una prova che supereremo. Le norme contenute nel Dpcm devono essere, però correttamente interpretate, evitando di continuare a parlare erroneamente di zona rossa, con espresso richiamo a quella che
era stata istituita per l’area di Codogno e di Vo”.