In vendita gli arredi dell’enoteca di Gavi. L’edificio è stato dato in concessione dal Comune al Consorzio tutela del Gavi, che lo utilizzerà come sede al posto dell’attuale, in Corte Zerbo. A marzo l’amministrazione comunale guidata da Carlo Massa ha sottoscritto una convenzione decennale con l’ente che governa la Docg per dare finalmente all’edificio una destinazione legata realmente al vino, contrariamente a quanto avvenuto finora. L’enoteca è stata infatti costruita nel 2006 al posto dell’ex macello civico con una spesa di almeno 700 mila euro ma in questi quasi vent’anni non è mai stata un riferimento per i produttori, mai coinvolti dal Comune, né per chi vuole acquistare il Gavi docg. La struttura ha fatto notizia solo per il via vai di gestori del ristorante, dei quali uno è addirittura fallito. Proprio in quell’occasione, una decina di anni fa, le amministrazioni targate Albano aveva riacquistato gli arredi dal fallimento. Ora quegli stessi beni saranno messi all’asta. Si tratta di un forno professionale, di frigoriferi professionali oltre a sedie, tavolini e altro, che “non sono utilizzabili per le normali esigenze d’ufficio e non lo sono nemmeno in relazione al contratto di concessione recentemente sottoscritto con il Consorzio Tutela del Gavi che, probabilmente, non ha molto interesse a mantenere tali beni per le esigenze della loro attività perché necessitano di un’altra tipologia di attrezzatura”, come fanno sapere dal Comune. L’ultimo gestore del ristorante è stato sfrattato nel 2020, dopo le elezioni amministrative, per via del mancato pagamento di affitti e bollette.