La “Gran corsa di primavera da Milano a Sanremo” si è conclusa sabato al traguardo della Milano-Sanremo per applaudire i professionisti, dopo tre giorni di gare e soste nel Basso Piemonte. Nella tarda mattinata di venerdì la carovana si è fermata a Ovada. I 57 corridori, equipaggiati di biciclette e abbigliamento d’epoca, pedalano alla media oraria di 26Km, sono appassionati del Veneto, Lombardia, Toscana, 8 appartengono al Circolo Velocipedisti Alessandria, in corsa anche 16 francesi e 2 belgi.

Sono partiti giovedì da Milano, arrivo a Tortona. La tappa di venerdì, da Tortona a Finale Ligure, è stata la più faticosa e intensa con un a breve visita al museo dei Campionissimi a Novi, il cambio manuale a Ovada prima del Turchino e arrivo a Finale. Il percorso è terminato sabato nella città dei fiori festeggiando il vincitore della Milano-SAnremo.

“La Gran corsa è un’altra cosa – spiega l’organizzatore Cristian Cappelletto – ci piace portare le bici da museo fra la gente, per invogliare le persone a usare la bici al posto dell’auto. La Milano-Sanremo è un brivido che passa, poi si corre a casa vedere la gara in tv, noi invece diamo la possibilità alla gente di accarezzare le bici e le maglie centenarie”.