L’Unione montana Dal Tobbio al Colma ha bocciato l’unica proposta di gestione della Cantina di montagna di Lerma, chiusa e in abbandono da anni, e ora deve cercare un nuovo gestore. La situazione è stata finalmente chiarita durante il Consiglio dell’ente di martedì sera a Lerma, quando gli amministratori hanno risposto alle richieste di chiarimento dei consiglieri di minoranza Roberto De Marco e Gloriano Alloisio. In sostanza, l’offerta arrivata nel 2023 dall’imprenditore Valerio Dabove, titolare dell’azienda Tenuta dei Baldi di Casaleggio Boiro, è stata giudicata negativamente poiché ritenuta poco definita e non adeguata alle richieste economiche dell’Unione. L’ente voleva un contratto oneroso con un canone di mille euro al mese e 177mila euro di lavori a carico del gestore. Dabove, invece, secondo quanto detto in Consiglio, chiede invece un contratto di comodato gratuito.
Ora l’Unione punta a un nuovo bando ma, come hanno sottolineato alcuni consiglieri, sarà un’impresa difficile poiché nel primo c’è stata una sola offerta. De Marco e Alloisio hanno evidenziato la mancata trasparenza nella procedura: nessuno ha mai visto il verbale dell’esito negativo della procedura. La cantina, costruita circa 20 anni fa dalla Comunità montana Alta Val Lemme Alto Ovadese, è costata 1 milione di euro circa.