L’area di cascina Pitocca, su 34 ettari tra Frugarolo e Casalcermelli, durante l’alluvione d lunedì scorso è stata allagata. I 34 ettari dove è prevista la discarica da un milione di metri cubi di rifiuti. proposta dalla società Filippa 2.0 di Genova con tanto di parco per bambini, è stata invasa dall’acqua non solo a causa delle piogge torrenziali ma soprattutto il rio dell’Acqua, che scorre a 80 metri, e le rogge scavate per irrigare i campi. Poi c’è l’Orba, distante circa 500 metri, che ha rotto gli argini a monte di cascina Pitocca, in due punti a Fresonara e in un altro a Bosco Marengo senza però arrivare, almeno stavolta, nella ex cava. L’area destinata alla discarica si trova in fascia C, in teoria alluvionabile solo in caso di piena catastrofica dell’Orba. “In realtà – spiegano dal comitato Torrente Orba – la zona è a rischio.
Stavolta è bastato un rio ad allagare l’area, dimostrando che la tesi del proponente non sta in piedi”. Il Comitato ha già evidenziato come cascina Pitocca sia già stata alluvionata già quattro volte negli ultimi quarant’anni, precisamente nel 1977, nel 1987, nel 2011 e del 2014. Oltretutto, l’ex cava si trova sopra una delle più importati falde acquifere del Piemonte. Una situazione che verrà nuovamente fatta pesare nelle osservazioni che il comitato e Legambiente presenteranno nell’inchiesta pubblica avviata dalla Provincia. Un iter che avrà una durata di novanta giorni a partire dal 30 settembre scorso. Nei primi trenta potranno essere trasmesse osservazioni al progetto da parte di cittadini, associazioni ambientaliste e comitati, documenti che verranno valutato dalla commissione.