Ancora limitazioni sul ponte della Gnocca. “I lavori inizieranno a breve”

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Da ieri sul ponte denominato della Gnocca, parte integrante della strada provinciale 140 della Val Borbera, nel tratto delle “Strette” è soggetto ad ulteriori misure restrittive, relative al passaggio di mezzi che non devono superare le 10 tonnellate.

Da circa un anno il ponte è percorribile a senso unico alternato, regolamentato da un semaforo, il motivo è che la corsia di destra per chi scende in bassa Valle è fortemente ammalorata.

In realtà – spiega il geometra Fabio Lombardi, che insieme ad uno staff di tecnici, tra i quali l’ingegner Platania, si sta occupando del rifacimento del ponte – quello che viene definito il ponte della Gnocca, non è un’unica struttura, i ponti sono due, il primo fu realizzato in muratura all’epoca della costruzione della strada, il secondo, in cemento armato affiancato al primo, alla fine degli Anni ’70, che è quello dove attualmente passa il traffico”.

Sulla base dei rilievi dello studio di staticità, affidato a un progettista dell’Università di Genova, la Provincia ha avuto l’indicazione di mettere in atto immediatamente le limitazioni, sia per quanto riguarda la velocità di passaggio sul ponte, per evitare di trasmettere vibrazioni alla struttura ammalorata e, per la stessa ragione sono stati posti i limiti di peso dei mezzi che vi transitano. I tecnici assicurano che non vi è nessun problema per la parte in cemento armato del ponte, ma permettendo il traffico, come è avvenuto finora, c’è forte rischio che la parte in muratura crolli.

Per evitare danni peggiori saranno intraprese a breve una serie di azioni; la prima sarà separare le due strutture tramite interventi di taglio della soletta che unisce i due ponti, una volta tagliata, il ponte dove attualmente si passa non avrà più limitazioni. Si procederà poi alla realizzazione della nuova corsia.

Fin qui il progetto, ma la vicenda di ponte l ha creato un bel parapiglia per usare un eufemismo. La preoccupazione per i limiti di  peso dei veicoli riguarda ovviamente le imprese locali, le quali spesso transitano con carichi che oltrepassano di gran lunga i 100 quintali, queste aziende sono molto preoccupate per le loro attività; alcuni trasportano legna, fieno ghiaia sabbia e già i camion vuoti pesano oltre 80 quintali quindi si chiedono come potranno lavorare se i lavori si protrarranno nel tempo, oltretutto arrivando da un anno già complicato a causa della pandemia. Forse ci saranno alcune deroghe, così come già per gli autobus di linea e i per i trasporti dei rifiuti.

Il ponte della Gnocca ha acceso i gli animi anche sui social. Qui viene ricordata la tragedia di 14  anni fa che costò la vita a due ragazzi e, che due anni dopo quell’incidente per mettere in  sicurezza il tratto furono posate alcune barriere New Jersey in calcestruzzo del peso complessivo di 12 tonnellate, e che proprio quelle barriere sarebbero la causa del cedimento del vecchio ponte.

L’unica speranza a questo punto è che effettivamente i lavori inizino immediatamente e terminino in tempi ragionevoli