“La Regione chiarisca la destinazione della cava Bettole in merito al Terzo valico”. Il Consigliere regionale Paolo Mighetti (M5s) ha chiesto al presidente della giunta regionale, Sergio Chiamparino, di fare chiarezza sulla ex cava situata nel territorio di Pozzolo Formigaro, a ridosso della frazione di Bettole di Tortona, nel Comune di Tortona. È uno dei tre enormi buchi che circondano il piccolo centro abitato (500 abitanti) insieme alla Cascinone e alla Pelosi, situate tutte in un raggio di meno di un km dal paese, tutte in qualche modo interessate dal Piano cave del Terzo valico e dal contestato smarino a rischio amianto. Nella cava Cascinone devono finire poco più di 74 mila metri cubi, la Pelosi è considerata invece sito di riserva (sarà riempita solo se non saranno disponibili altri siti) ma il Cociv potrà prelevare dall’area 358 mila metri cubi di ghiaia e sabbia. Su cava Bettole, invece, ci sono tanti punti interrogativi da parte dei residenti, preoccupati per l’ulteriore incremento di traffico pesante e dall’amianto.
Perplessità condivise dallo stesso Mighetti, che nell’interrogazione ricorda come dal 7 marzo scorso la cava sia a disposizione del Cociv, come da richiesta rivolta alla Regione nel settembre del 2016, per il cosiddetto “recupero ambientale dell’area di cava”, cioè il deposito dello smarino del Terzo valico. L’autorizzazione al conferimento di terre e rocce, oltretutto, il 28 settembre scorso, è stata prorogata per altri due anni e mezzo dalla stessa Regione. “La cava Bettole – evidenzia nell’interrogazione il consigliere dei 5 stelle – era stata inserita come sito di deposito definitivo dello smarino nell’aggiornamento del Piano Cave approvato nel dicembre del 2013 dalla giunta regionale e riferito ai lotti 3, 4 e 5 del Terzo valico”. Nel 2015 la prima modifica: nel nuovo aggiornamento del piano, riferito invece ai lotti 1 e 2, approvato dalla giunta Chiamparino nel giugno del 2015, il sito veniva indicato come area di riserva, da utilizzare solo in caso di necessità. Una modifica decisa dopo le proteste del Comune di Pozzolo Formigaro. Quest’anno nuovi cambiamenti: l’ulteriore aggiornamento del Piano Cave non indica affatto la cava, neppure fra le “riserve”.
“Compare ancora – scrive Mighetti – nel verbale della prima conferenza dei servizi istruttoria come sito di deposito individuato da Cociv, ma poi sparisce dal provvedimento autorizzativo”, datato 18 luglio 2017. Tenendo conto anche dell’autorizzazione concessa al Cociv per il deposito dello smarino, valida fino al 2019, Mighetti sottolinea come “in nessun provvedimento regionale, né le determine dirigenziali né le delibere di giunta regionale, è quindi chiara la destinazione univoca di questo sito e soprattutto da cosa scaturisce l’autorizzazione al sub ingresso della cava”. Da qui la richiesta di chiarimenti sulla reale previsione per cava Bettole, visto che la scorsa estate l’area è stata recintata e attrezzata per ricevere materiale, come hanno ricordato i residenti del paese.