Il Consiglio comunale di Carrosio

Come annunciato a fine maggio, serve un’altra seduta del Consiglio comunale di Carrosio per valutare gli argomenti proposti dall’ordine del giorno dalla minoranza fin da novembre. La discussione è stata, fino a maggio, negata del tutto o in parte dal sindaco, Valerio Cassano, ma a marzo il ministero dell’Interno aveva dato ragione al gruppo di Alternativa Civica: non è il primo cittadino ma l’assemblea comunale a decidere cosa discutere o meno e se il sindaco non fa il suo dovere tocca al prefetto convocare la seduta, cosa che la rappresentante del governo ad Alessandria, Romilda Tafuri, non ha mai fatto, nonostante fosse stata sollecitata. A maggio Cassano, pur sostenendo di essere nella ragione nel negare la discussione, aveva convocato una seduta con all’ordine del giorno solo tre dei cinque punti richiesti dalla minoranza sei mesi prima: il progetto riferito all’ex bar centrale, l’uso dello stemma comunale e il progetto di riqualificazione energetica della scuola, escludendo l’intitolazione della scuola elementare e il regolamento del Consiglio comunale, già trattato, a suo dire.

Una veduta di Carrosio
Una veduta di Carrosio

L’opposizione, come era avvenuto da novembre, aveva anche quella volta disertato la seduta per protesta, senza consegnare alcun documento, per questo il segretario comunale Gian Carlo Rapetti, aveva stabilito che la seduta andava riconvocata. La minoranza ha quindi riproposto i suoi temi chiedendo di nuovo la convocazione e allegando i documenti. Il Consiglio si terrà venerdì alle 18 e si preannuncia piuttosto caldo: i consiglieri di minoranza Piero Odino, Luigi Traverso e Gianni Traverso stavolta parteciperanno, anche se uno dei punti è stato comunque escluso, forse il più sentito, cioè la richiesta di modificare l’intitolazione della scuola, dedicata all’ex podestà fascista Felice Costa, autore di poesie inneggianti al Duce. C’è pure, nuovamente, la modifica del regolamento comunale: secondo Cassano era già stata trattata a novembre.