La Edil Contract di Roma, o quel che ne resta, essendo in liquidazione dal 2016, ha cercato in ogni modo di mandare a processo l’ex tecnico comunale di Arquata Scrivia, Giuliano Repetto, ma il giudice per l’udienza preliminare (gip) di Alessandria, alla fine, lo ha prosciolto. La questione era legata alla costruzione della piscina di Arquata, assegnata dal Comune nel 2011 alla società romana. L’impianto natatorio è costato 2,6 milioni di euro, è stato aperto nel 2013. L’intervento era stato in parte contestato dal Comune, che aveva comminato alla ditta una penale di 177 mila euro per una serie di difetti riscontrati durante il collaudo della struttura, dalle crepe nei muri al crollo della controsoffittatura, oltre a infiltrazioni di acqua. Non solo: l’amministrazione comunale aveva chiesto i danni alla Edil Contract anche per i mancati introiti derivanti dall’incentivo statale per l’impianto fotovoltaico, installato sul tetto ma concluso in ritardo. La società aveva a sua volta chiesto al Comune un risarcimento di ben 1,2 milioni di euro, riferita a presunte maggiori spese sostenute durante i lavori, prolungati oltre i tempi previsti.

Giuliano Repetto, ex tecnico del Comune di Arquata Scrivia (foto da Facebook)

Mentre il contenzioso civile va avanti, dopo che lo scorso anno il tentativo di conciliazione è fallito, la Edil Contract ha avuto definitivamente torto nei confronti di Repetto, denunciato per abuso d’ufficio. Secondo i legali della società, l’allora tecnico del Comune avrebbe ostacolato l’attività dell’impresa, fino a riscuotere oltre 40 mila euro di polizza fidejussoria per i problemi relativi al fotovoltaico. Il tecnico collaudatore della piscina, l’ingegner Fabrizio Saglietto, ascoltato in sede di indagine, aveva però in sostanza dato ragione al Comune: la ditta non aveva lavorato a dovere, per cui la penale era legittima. Il legale della Edil Contract aveva addirittura chiesto che le indagini fossero seguite dal procuratore generale di Torino, ottenendo risposta negativa, e il pm di Alessandria aveva quindi chiesto l’archiviazione. Atto al quale la società romana si è opposta. Il gip ha però archiviato la posizione di Repetto, ritenendolo innocente, come spiega l’avvocato difensore, Alessandro Reale: “La tesi del legale della Edil Contract non è stata accolta dal gip. Il comportamento di Repetto nell’applicare la penale alla società è stato corretto”.