L’Unione delle comunità ebraiche appoggia la proposta di intitolare la scuola di Carrosio a monsignor Emanuele Levrero, per decenni parroco del paese vallemmino, scomparso nel 1999, riconosciuto “Giusto fra le Nazioni” dallo Stato di Israele per aver salvato molti ebrei durante la guerra a quando era parroco a Genova. La questione era stata sollevata lo scorso anno dalla minoranza consiliare di Carrosio. La scuola è infatti dedicata, dal 1964, anno della sua costruzione, a Felice Costa, medico e podestà fascista del paese fino al 1931 dopo essere stato sindaco dall’inizio degli ani Venti. L’incarico ottenuto dal regime è stato in qualche modo “occultato” negli atti ufficiali riferiti a Costa. Sul sito internet del Comune è scritto “Felice Costa. Medico, sindaco. 1854-1938”.

Monsignor Emanuele Levrero (foto da internet)

Soprattutto, l’ex podestà è noto per una serie di sonetti e poesie da lui scritte per esaltare la figura del Duce, Benito Mussolini, situazione che stona con l’intitolazione di una scuola della repubblica italiana nata dall’antifascismo. A Carrosio, però, di Costa è rimasta una memoria collettiva positiva dovuta ai racconti riferiti alla sua generosità nei confronti dei poveri. L’opposizione ha comunque scritto sia al ministero dell’Istruzione sia all’Istituto comprensivo di Gavi, oltre all’Unione delle comunità ebraiche, che è stata, finora, la prima a rispondere. “Potete contare sul nostro sostegno – ha scritto Uirle Perugia, segretario generale dell’associazione – per intitolare il plesso a monsignor Emanuele Levrero, di benedetta memoria, Giusto tra le nazioni. Sarebbe un atto di alto valore simbolico e un riconoscimento morale alla memoria di uomini che dovrebbero essere di esempio perpetuo per le giovani generazioni”.