Rifiuti con tanto di deiezioni, auto parcheggiate nel torrente, amplificatori e tutto volume, schiamazzi persino di notte, rischio di incendi. Un gruppo di cittadini e il circolo Legambiente Val Lemme denunciano in un esposto una situazione insostenibile a Carrosio, lungo il tratto del Lemme tra le località Pian dei Brengi e Certosini. Il problema, secondo i firmatari, è che la strada di accesso alle spiagge della zona un tempo era chiusa da alcuni enormi massi, impedendo il transito delle auto. Massi poi rimossi per l’esecuzione dei lavori del gasdotto Gavi-Pietralavezzara. “Grazie alla possibilità di arrivare con le auto a ridosso del torrente, in aree prima incontaminate – scrive Legambiente – non solo queste persone sporcano e schiamazzano per giorni e notti di fila, ma portano sul posto anche frigoriferi, fari e amplificatori alimentati con generatori a benzina, molto rumorosi”.

La strada che da Pian dei Brengi porta alle piccole spiagge lungo il Lemme

Oltretutto, i bagnanti tagliano rami e piccoli alberi per accendere fuochi le cui braci non vengono poi spente, causando, sostengono i cittadini firmatari dell’esposto, “un rischio di incendio”. Nelle acque del Lemme, inoltre, queste persone si lavano con shampoo e bagnoschiuma e puliscono pure le stoviglie, ovviamente con il detersivo. Poi c’è la spazzatura abbandonata sul posto. Una situazione simile a quanto avveniva a Lerma, in località Madonna della Rocchetta. Legambiente e il gruppo di cittadini chiedono al Comune e alla Forestale di chiudere come in precedenza l’accesso alle auto con dei massi o con una sbarra e di svolgere controlli.