Il Comune di Gavi potrà usufruire di due nuovi vigili in arrivo da Acqui Terme, che opereranno solo al di fuori del loro orario di lavoro nella città termale. Dopo i tentativi con Albera e Basaluzzo, il Comune cerca di colmare la carenza di agenti, ridotti a due sole unità, di cui una a 18 ore settimanali, dopo che, lo scorso anno, un vigile è andato in pensione e l’altro si è licenziato per la nota vicenda relativa al verbale modificato, per la quale è stato condannato. “E’ stata approvata giovedì scorso – spiega il vicesindaco Nicoletta Albano – la convenzione con il Comune di Acqui Terme per dare un adeguato supporto ai nostri vigili, considerato anche l’approssimarsi del periodo estivo”. L’organico gaviese avrà quindi un aiuto ma la soluzione adottata, fa sapere il vicesindaco, non porterà a organizzare pattuglie per controllare il rispetto dei limiti di velocità sulle strade del territorio comunale, come in Valle.
La scorsa settimana il comitato formato dai residenti della località aveva chiesto pubblicamente perché “la polizia locale gaviese non è mai in Valle a pattugliare” per evitare il ripetersi di altri incidenti su quel tratto della provinciale 161 della Crenna. Albano, però, risponde picche, ricordando di aver “sensibilizzato il comando carabinieri con relativa lettera” sull’argomento ma, soprattutto, sollecita i residenti di Valle a chiedere altrove: “Come è noto, esiste anche la polizia provinciale per il pattugliamento della strada di Valle, a cui il comitato può rivolgersi con fiducia”. Quindi, nessun vigile di Gavi farà multe lungo la strada 161. A proposito dei dissuasori luminosi spenti da mesi, l’unico tentativo (fallimentare) attuato in dieci anni dal Comune per cercare di evitare altri incidenti, Albano assicura che il Comune “ha chiesto un preventivo per posizionare nuovi dissuasori a nostre spese anche se la strada, ripeto, è provinciale”, ma secondo il Codice della strada, essendo un centro abitato, la sicurezza compete al Comune.