Un panorama di Gavi dal Forte

Da quasi due settimane attende dall’Asl il documento che le consentirebbe di tornare al lavoro nonostante sia guarita dal Covid dal 27 novembre. Così una ragazza è costretta a rimanere a casa e l’azienda per cui lavora si trova in grosse difficoltà. Succede a Gavi, precisamente nello studio del commercialista Mario Priano. Il professionista si ritrova con alcune delle sue dipendenti assenti per malattia. Una di queste era risultata positiva al coronavirus ed è quindi rimasta a casa in attesa del secondo tampone, arrivato per l’appunto il 27 novembre.

Mario Priano

L’esito è stato negativo, quindi la ragazza poteva (e voleva) tornare al lavoro ma l’azienda sanitaria provinciale non ha ancora, a oggi, rilasciato il documento che certifica la sua guarigione e quindi la fine della quarantena, ormai “forzata” da due settimane. “Ho già avuto un’esperienza simile con mia moglie – racconta Mario Priano -, che ha dovuto attendere ben 21 giorni prima di avere quel certificato. Adesso non posso contare su chi vorrebbe tornare al lavoro solo perché chi deve firmare un foglio non lo fa. Per colpa della burocrazia la mia attività si trova nei guai: se all’Asl serve una biro per scrivere quattro righe su un foglio pre stampato gliela presto io”. L’azienda sanitaria provinciale preferisce non fornire spiegazioni sulla vicenda.