La Commissione europea dovrà dire la sua sulla valanga di fango che la scorsa estate ha coperto il tratto del Gorzente a valle della diga della Lavagnina, a Casaleggio Boiro, scatenando la reazione di molti cittadini e associazioni che hanno visto sparire un piccolo paradiso fatto di tanti piccoli laghi incastonati fra le rocce. Un disastro che le piene degli ultimi mesi hanno in parte rimediato, avvenuto però all’interno del sito di importanza comunitaria Capanne di Marcarolo, voluto dall’Unione europea per tutelare l’ambiente della zona. Lo sversamento di fango avvenuto durante i lavori di sistemazione della diga da parte di Iren Acqua ha senz’altro alterato l’habitat del torrente, per questo l’europarlamentare dei 5 Stelle Gaetano Pedullà ha presentato un’interrogazione alla Commissione. Ha innanzitutto ricordato che i lavori in corso sulla diga sono finanziati con fondi europei e sottolineato che “lo sversamento dei fanghi ha causato un enorme impatto ambientale provocando un rilevante danno all’ittiofauna”. Nel tratto del Gorzente vivono infatti pesci e anfibi tutelati dalle direttive comunitarie.
Pedullà ha inoltre ricordato che “le autorità locali non hanno preso alcun provvedimento significativo”. Infatti, la proceduta di ripristino dei luoghi in corso in Provincia è ferma poiché la Regione non ha ancora emanato l’ordinanza necessaria a far proseguire l’iter.
Con l’interrogazione si chiede alla Commissione di accertare se siano state prese tutte le precauzioni nello svolgimento dell’operato per evitare lo sversamento e di chiedere conto di quanto accaduto alle autorità locali, richiedendo anche una relazione scientifica indipendente sui danni ambientali ed economici causati e come porvi rimedio. Infine, di monitorare nel futuro che i provvedimenti vengano eseguiti. L’interrogazione è stata sollecitata in particolare dal circolo Legambiente Val Lemme.