Nicoletta Albano con Giovanna Sutera

Dal 16 ottobre il processo l’ex sindaco di Gavi, Nicoletta Albano, riprenderà presso il tribunale di Alessandria e da quella data, per cinque udienze, saranno ascoltati i testi delle difese. Albano, accusata di concussione, peculato e falso, ha chiamato a deporre 25 persone. Si tratta di ex amministratori comunali, esponenti del suo entourage quando governava Gavi e dipendenti ed ex dipendenti del Comune. Con le deposizioni di questi testi i legali della Albano cercheranno di smontare o almeno sminuire le accuse che riguardano la concussione relativamente alle dimissioni di Rita Semino, scomparsa nei mesi scorsi, dal ruolo di sindaco, i rimborsi che negli anni Albano ha ottenuto dal Comune per l’acquisto di beni e il pagamento di viaggi all’estero in riferimento al peculato e la regolarità dello svolgimento della seduta della commissione elettorale del gennaio 2020 per il reato di falso. Nell’udienza del 16 ottobre verranno chiamati a deporre i primi 16 testi. Fra questi, i dipendenti comunali Bruno Adrago e Chiara Cruciani, l’ex sindaco Francesco Repetto e l’imprenditore Stefano Moccagatta. Inoltre, Carmen De Milato, alla guida della biblioteca comunale durante le amministrazioni targate Albano, e l’avvocato Marcello Agnoli, considerato uno dei più importanti avvocati d’affari milanesi, di casa a Gavi. Sarà ascoltato anche Ivano Bernini, da sempre vicino alla Albano: il suo telefono, insieme ad altri, era stato intercettato dai carabinieri nel gennaio 2020 dopo la denuncia per concussione presentata dalla Semino ma Bernini è rimasto estraneo al processo. Con lui deporrà anche la moglie, Alessandra Merlo, curatrice della pagina Fb della lista Gavi nel cuore nel 2020. Gli altri imputati, cioè Eugenio Rabbia, Pierpaolo Bagnasco e Giovanna Sutera, hanno chiamato a deporre rispettivamente uno, sei e quattro testi. Tutti e tre hanno chiesto di essere sentiti dal giudice, al contrario di Albano.