Il Comune di Gavi ha fatto bene a non versare più alcuna quota e a uscire dal Cit. E’ questo il messaggio che l’amministrazione comunale gaviese ha tratto da quanto ha scritto la Corte dei conti nella relazione inviata in municipio prima di Natale. “Il 22 dicembre – ha spiegato il sindaco, Carlo Massa, nella seduta del Consiglio comunale del 23 dicembre, – la Corte dei Conti ci ha inviato la sua relazione riferita al bilancio 2018. Fra gli accertamenti eseguiti, in rilievo quelli riferiti ai soldi versati al Cit. I giudici contabili hanno invitato il Comune a evitare scelte che possano portare a criticità nel bilancio”.

Carlo Massa

Il 30 novembre il Consiglio comunale aveva votato la decisione di non finanziare il cosiddetto piano di “sopravvivenza in perdita”, che deve traghettare il consorzio di trasporti fino a giugno in attesa di decidere cosa fare per evitare di portare i libri in tribunale. La decisione di Gavi è fondata su quanto avevano stabilito i commercialisti consultati dall’ente: il piano di “sopravvivenza in perdita” non è previsto dalla legge ed è illegittimo per il Comune continuare a pagare con un bilancio del Cit che conta perdite annuali per 500 mila euro. Per cui, Gavi non versa più i 64 mila euro annui della sua quota. “Dobbiamo farci delle domande sui 500 mila euro perdite annuali del Cit”, ha commentato il vicesindaco, Valerio Alfonso.