“Il senatore è stato identificato insieme alle persone che erano con lui e, dopo aver chiesto al proprietario del terreno, lo abbiamo allontanato”. Dal comando dei carabinieri di Acqui Terme spiegano così quanto è avvenuto ieri mattina a Sezzadio. Stefano Esposito, ex parlamentare del Pd per due legislature, già assessore alla mobilità e al trasporto pubblico del comune di Roma nella giunta Marino ma soprattutto forse il politico che più si è battuto, con atteggiamenti spesso discutibili, a favore dell’Alta velocità Torino- Lione senza mai esibire un dato a favore della realizzazione dell’opera, ieri mattina è entrato abusivamente in un terreno privato a Sezzadio. Per fare cosa? Insieme ad alcuni tecnici della Riccoboni doveva svolgere alcuni rilievi archeologici in un’area agricola in vista della futura tangenziale che la multinazionale dei rifiuti intende costruire a favore della discarica di Cascina Borio, già autorizzata dalla Provincia e in fase in allestimento dall’autunno scorso, sopra la falda che alimenta gli acquedotti dell’Acquese e per questo contrastata da oltre 30 Comuni e dalla popolazione.

Un presidio di cittadini ad Alessandria contro il progetto della Riccoboni-Grassano
Un presidio di cittadini ad Alessandria contro il progetto della Riccoboni-Grassano

Il proprietario del terreno, notata la comitiva nel suo campo nonostante la presenza di un cartello con la scritta “proprietà privata”, ha immediatamente avvertito i carabinieri, i quali hanno identificato i presenti. C’erano due tecnici della Riccoboni, un agente della Gdf che fa da scorta a Esposito e per l’appunto quest’ultimo, che si è qualificato come consulente della Riccoboni. La combriccola è stata quindi allontanata e i rilievi non sono stati eseguiti, visto che non erano autorizzati da nessuno. L’iter della tangenziale è infatti fermo da tempo dopo un parere negativo della Soprintendenza: la strada potrebbe infatti danneggiare la storica abbazia di Santa Giustina. Inevitabile da parte degli oppositori alla discarica chiedersi se il grande sostegno che il Pd ha sempre riservato alla Riccoboni sia collegabile all’incarico ottenuto da Esposito dalla società.