I binari della stazione di Novi Ligure

In arrivo le barriere antirumore lungo la linea ferroviaria dentro la città di Novi Ligure. Il sindaco Rocchino Muliere ne ha dato notizia durante la sedute del Consiglio comunale di lunedì rispondendo alla minoranza di centrodestra che, durante la discussione sui fondi del Patto per il territorio, aveva nuovamente riproposto l’argomento della cancellazione dello Shunt del Terzo valico e del transito dei treni dell’alta capacità sulla linea storica in città, come richiesto e ottenuto dall’amministrazione comunale targata Pd. Come è noto, lo Shunt è il tratto che collegherebbe il Terzo valico con la linea ferroviaria verso Alessandria e Torino, passando nel territorio fra Novi e Pozzolo. Lo scorso anno il Comune di Novi ne ha ottenuto la cancellazione da parte del governo per far sì che i treni del Valico transitino dentro la città, allo scopo di rivitalizzare lo scalo merci di San Bovo. Questa era la motivazione iniziale ma ora l’amministrazione comunale difende la scelta con la necessità di evitare, con lo Shunt, il presunto isolamento della città dai collegamento ferroviari. L’opposizione, con Maria Rosa Porta (Movimento civico popolare), in consiglio ha sostenuto che con i 21 milioni di euro che arriveranno a Novi con le cosiddette opere di permeabilità della linea storica (sottopassi, rotonde e tangenzialina) “i cittadini non verranno comunque risarciti dai disagi causati dal transito dei treni del Terzo valico dentro la città, visto che non ci sarà nessuna fermata in città ma solo convogli merci.

La stazione di Novi Ligure

Per questo speriamo che lo shunt ci sia”. Nel 2018 sono state presentate al governo e alla Regione interrogazioni da parte di esponenti della Lega e di Forza Italia per chiedere di rivedere la decisione, anche perché i lavori previsti per collegare il Valico alla linea storica creerebbero problemi di carattere idrogeologico per la città. In Consiglio Marco Bertoli (Lega-Fi) ha puntato sul problema del rumore: “Le case che si trovano lungo la linea ferroviaria perderanno valore con l’installazione delle barriere antirumore necessarie per il Terzo valico”. Secondo Porta, “l’impatto sui palazzi non è stato tenuto in considerazione e nemmeno la presenza di alcuni edifici, che subiranno danni permanenti. Non c’è alcuna garanzia sul rilancio di San Bovo”. Muliere ha replicato: “Innanzitutto, i treni del Terzo valico in città non transiteranno certamente a 280 km orari poiché trasporteranno merci. Con lo Shunt la città sarebbe tagliata fuori dai collegamenti ferroviari ma ora attendiamo una decisione definitiva dal governo sul Terzo valico. Le barriere ci saranno ugualmente poiché sono previste per legge da anni. Rfi ci ha già scritto che verranno installate“.

GLI IMPATTI AMBIENTALI DEL TERZO VALICO SPIEGATI AI CITTADINI. Il castello di Marengo, ad Alessandria, martedì 27 novembre ospiterà un incontro pubblico dedicato al tema “La gestione degli impatti ambientali nei lavori per il Terzo Valico”. I cittadini potranno dialogare con i componenti dell’Osservatorio Ambientale del Terzo valico per conoscere, come spiegano dall’Osservatorio stesso, “come viene garantita la tutela dell’ambiente e della salute rispetto ai rischi e disagi indotti dalla realizzazione dell’opera”. Dalle 17 alle 19 si parlerà di gestione del rischio amianto, trattamento dei tensioattivi nelle terre scavate con talpe, salvaguardia delle risorse idriche, controllo della qualità dell’aria, monitoraggio del rumore, riduzione dell’impatto sulla viabilità.

L’Osservatorio ambientale del Terzo valico

Presenti Eleonora Beccaloni, Istituto Superiore di Sanità; Andrea Carpi, Regione Piemonte; Luca Iacopi, Regione Liguria; Stefano Maggiolo e Riccardo Sartori, Arpa Liguria; Marco Pizzaferri, Città metropolitana di Genova; Angelo Robotto e Alberto Maffiotti, Arpa Piemonte; Federica Torazza, Provincia di Alessandria. Partecipano Paolo Puntoni e Iolanda Romano, che all’interno dell’Osservatorio Ambientale rappresentano rispettivamente il Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare e il Ministero delle Infrastrutture e trasporti; Mariano Cocchetti di Rfi, Nicola Meistro e Giovanni Parisi di Cociv. Introduce e modera l’incontro Claudio Coffano, presidente dell’Osservatorio Ambientale. Per informazioni o per sottoporre domande cui sarà data risposta nel corso dell’incontro, si può scrivere a [email protected]