Il 16 e il 17 gennaio si è svolto un corso di formazione, organizzato dalle Aree Protette dell’Appennino Piemontese, nell’ambito del progetto Life WolfAlps EU, per nuovi operatori che faranno parte del Network Lupo della provincia di Alessandria, appartenenti ai Carabinieri Forestali di Alessandria, Cantalupo Ligure, Casale Monferrato, Stazzano, Gavi, Acqui Terme, Brignano Frascata. Il primo giorno è stata organizzata una lezione presso la sede dell’ente a Bosio a cura di Iolanda Russo, funzionario tecnico delle Aree Protette dell’Appennino Piemontese, e di Giacomo Ferraro, tecnico del Progetto Life WolfAlps EU. Tra i vari argomenti trattati, biologia ed etologia del lupo, distribuzione del lupo in Piemonte e in provincia di Alessandria, pianificazione e organizzazione del monitoraggio, riconoscimento e documentazione dei segni di presenza, raccolta e catalogazione delle osservazioni occasionali, accertamento del danno da canide. Il giorno successivo, ricordano dalle Aree protette, è stata invece organizzata un’uscita pratica nel Parco delle Capanne di Marcarolo dedicata alla ricerca di segni di presenza del lupo e in particolare alla raccolta e conservazione delle “fatte”, cioè gli escrementi, per la preparazione di campioni da inviare ai laboratori specializzati per le analisi genetiche. I dati più recenti parlano di 14 branchi in tutta la provincia.
Nuovi “controllori” del lupo grazie alle Aree protette dell’Appennino Piemontese.
A Bosio si è svolto un corso formazione per insegnare come monitorare il predatore sul territorio provinciale nell’ambito del progetto Life WolfAlps EU.