Si celebrano oggi, 16 marzo, alle 15,30, nella Cattedrale di Tortona, i funerali di Maria Teresa Ronchetti, morta giovedì mattina, a soli 51 anni, nella sua abitazione di via Emilia.
Insegnava Arte e immagine alla scuola media «Luca Valenziano» di Tortona ed era la sorella di Paolo Ronchetti, consigliere della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria da quasi 20 anni e politico tortonese, la cui moglie, Simona Ronchi, è il segretario generale del Comune di Tortona.
Maria Teresa Ronchetti era sposata con Carlo Gatti, titolare di un’azienda che commercia in prodotti per autoveicoli. Ha lottato due anni e mezzo contro una grave forma di carcinoma mammario, con grande fede e tanta voglia di vivere, ma nell’ultimo anno si era aggravata e la malattia l’aveva costretta a sospendere il lavoro.
L’arte era la sua passione e sapeva trasmetterla agli studenti valorizzandone le capacità creative. Era un’insegnante amata dai ragazzi e stimata dai colleghi.
Laureata in Architettura a Milano, aveva lavorato in uno studio di Tortona prima di vincere il concorso e andare a insegnare a Vinovo, vicino a Torino. Ottenuto il trasferimento in provincia, aveva insegnato prima a Villaromagnano e poi alla «Valenziano» di Tortona.
Aveva ereditato la capacità artistica dal papà Claudio, di 83 anni, artigiano decoratore. Non aveva avuto figli, ma si dedicava alle amate nipoti, Vittoria e Francesca, e aveva una grande capacità di farsi benvolere dai suoi studenti: li faceva appassionare all’arte e li accompagnava a visitare le mostre, anche a Milano.
In campagna elettorale aveva aiutato il fratello Paolo, candidato nel 2004, quando era stato eletto sindaco Marguati, e nel 2009, quando aveva vinto Berutti. In entrambi i casi Ronchetti era riuscito a conquistare il seggio in Consiglio comunale, prima come presidente e poi all’opposizione, con la lista «Ronchetti per Tortona». A ideare il logo della lista era stata proprio Maria Teresa che Paolo considerava una grande ispiratrice di idee.
La notizia della sua morte si è subito diffusa a Tortona, suscitando profonda commozione. La città si è stretta attorno alla famiglia, giovedì sera, in Duomo, dove è stato recitato il rosario. La chiesa era gremita e manifestazioni di cordoglio sono giunte alla famiglia da ogni parte.