Prodotti tipici, paesaggio e dialetto sono i temi che l’associazione Oltregiogo ha inserito nella nuova fase del progetto Tracce Liguri – Oltregiogo Oltremare, già finanziato nel 2013-2015 dalla Compagnia di San Paolo con 240 mila euro per approfondire e divulgare temi quali l’arte sacra, l’architettura ligure e la Fiera del cambio.
Domani, alle 11, nella sala incontri del Serravalle Designer Outlet è in programma la presentazione del nuovo step, presentato anch’esso alla Compagnia di San Paolo per ottenere, sperano i promotori, altri fondi. La proprietà del maxi centro commerciale è infatti partner dell’iniziativa con importanti altre realtà locali, come la Novi Elah Dufour, la Amaretti Cavo, Villa Sparina e l’Enoteca Regionale di Ovada. “Negli anni – spiega Dino Angelini, presidente dell’associazione Oltregiogo – sono state realizzate molte iniziative culturali come concerti e spettacoli teatrali, attività finanziate e promosse sempre grazie al lavoro di fundraising. Questo lungo percorso di indagine e ricerca sul territorio, ha permesso di instaurare rapporti di collaborazione con comuni, associazioni, università e privati”. Sono infatti 36 i comuni che, le province di Alessandria e Genova, e le Regioni hanno aderito alla nuova fase di Tracce Liguri – Oltregiogo Oltremare, oltre al Parco dell’Appennino Piemontese, accanto a 25 associazioni locali.
“Per il nuovo progetto – spiega ancora Angelini – l’idea è di proseguire il percorso intrapreso, ossia, partendo dal legame identitario con la cultura ligure, si vuole evidenziare quanto questo principio valga anche in altri ambiti e contesti, identificando nuove linee tematiche che possano far meglio comprendere quanto il territorio dell’Oltregiogo sia permeato dall’identità ligure. In accordo con i partner pubblici e privati che aderiscono all’iniziativa andremo ad analizzare le “Tracce Liguri” nel contesto prodotti tipici, in quello paesaggistico e naturalistico ed in quello linguistico e dialettale”. I risultati si andranno ad aggiungere al lavoro già realizzato in precedenza per arrivare a creare una rete locale e internazionale degli insediamenti di tradizione ligure: l’obiettivo è presentare la candidatura dell’Oltregiogo all’Unesco per essere incluso nel patrimonio dell’umanità.