Probabilmente pensava di “arrotondare” lo stipendio rubando gasolio dall’autobotte della ditta per la quale lavorava. Protagonista della vicenda è un autista macedone, che ”operava” in combutta con due complici, un uomo e una donna, risultati essere parenti dell’uomo. Ieri, martedì 4 aprile, durante un normale servizio di perlustrazione, i Carabinieri della Stazione di Ovada, hanno visto un’autocisterna parcheggiata a bordo strada con accanto un’auto, hanno poi notato tre persone che cercavano di nascondersi dietro gli automezzi, questo atteggiamento ha insospettito i militari, che sono andati a controllare.
Si sono resi conto che era in atto un furto di carburante, quando hanno visto che all’interno dell’autocisterna era collegato un tubo di gomma dal quale fuoriusciva il gasolio che riempiva le taniche sistemate nel bagagliaio dell’auto.
Fino a quel momento erano riusciti a prelevare 50 litri di carburante. Altri 60 litri di gasolio, frutto di precedenti furti, sono stati trovati nel corso di una perquisizione nelle abitazioni dei tre soggetti. I Carabinieri hanno anche recuperato il motore di un motociclo rubato nel 1998 a Como.
Tutta la refurtiva è stata sequestrata e i tre macedoni sono stati denunciati per furto aggravato.