“L’ordinanza della Regione Piemonte che consente l’apertura delle strutture di vendita degli alimentari nella mattina di Pasqua è del tutto incomprensibile e fuori luogo”. Lo scrivono i sindacati Uil e Cisl, che spiegano in un comunicato: “Le stesse aziende della grande distribuzione avevano deciso in proprio la chiusura in tale giornata. Aprire la mattina di Pasqua non è utile ai cittadini, che in questo periodo purtroppo hanno tutto il tempo di fare la spesa fino a sera della vigilia ed è dannoso per le lavoratrici e lavoratori del commercio e per le loro famiglie ai quali si rovina questa giornata speciale oltre quanto già faccia il covid19.

Le lavoratrici e i lavoratori del commercio continuano a garantire il servizio commerciale ai cittadini tutti i giorni dalla mattina alla sera. Non dare loro due giorni di tregua e rovinargli la Pasqua da passare in famiglia, vuol dire non avere alcun rispetto per queste persone sia come lavoratori sia come cittadini.

Molte altre Regioni in Italia hanno deciso la chiusura dei punti di vendita anche dell’alimentare per le due festività: Pasqua e Pasquetta. La Regione Piemonte NO!

Probabilmente i nostri amministratori nell’assumere tale decisione hanno immaginato una moltitudine di cittadini che metteranno la sveglia alle 6 per mettersi in coda a fare la spesa la mattina di Pasqua! Oppure ha prevalso la ragion politica che ha condotto ad una insulsa ed inefficace decisione, sulle giuste necessità delle lavoratrici e dei lavoratori del commercio?

Le Lavoratrici ed i Lavoratori del commercio si riappropriano autonomamente della festività Pasquale partecipando allo sciopero proclamato in tale giornata e per il territorio piemontese. Le Lavoratrici e i Lavoratori del commercio non sono figli di un dio minore”.

Anche la Cgil si unisce al coro di protesta.

“La Regione Piemonte così ha deciso. La montagna ha partorito il topolino. Un topolino partorito in solitaria, senza ascoltare e consultare le organizzazioni sindacali, il che la dice lunga sull’ attenzione che questa Giunta dedica ai lavoratori.
Il Presidente Cirio nella sua ordinanza di ieri sancisce che a Pasqua non si riposi, ma si faccia la spesa! Al Presidente Cirio è mancato il coraggio di fare la scelta giusta – commenta Fabio Favola Segretario Regionale della FILCAMS CGIL Piemonte – quella razionale, utile di disporre la chiusura totale degli esercizi commerciali per Pasqua e Pasquetta, così come noi chiediamo per le domeniche e le altre giornate festive. Ci pare incomprensibile. Le lavoratrici e i lavoratori del commercio vivono da settimane in sofferenza non solo per l’esposizione ai rischi da contagio ma anche per le condizioni e i turni di lavoro massacranti.
Continuiamo a denunciare una sottovalutazione rispetto ai rischi cui le lavoratrici e i lavoratori sono sottoposti – conclude Favola – e la mancanza della necessaria attenzione che migliaia di famiglie in difficoltà meritano.
Una Regione, che al contrario di altre Istituzioni del paese, non si dimostra all’altezza di gestire adeguatamente e con competenza non solo l’emergenza sanitaria ma anche le condizioni e i bisogni delle persone che lavorano”.