Salgono a 920 i casi di peste suina nella zona infetta tra Piemonte e Liguria dal gennaio 2022 mentre si attende il via agli abbattimenti dei cinghiali attesi da tempo, in base all’ultima ordinanza firmata a fine agosto dal commissario l’emergenza Psa, Vincenzo Caputo. L’ultimo aggiornamento pubblicato dall’Istituto zooprofilattico parla di 5 nuovi casi: due in Liguria, in provincia di Genova, precisamente a Davagna e a Fontanigorda; tre in Piemonte, in provincia di Alessandria, cioè uno ad Arquata Scrivia, uno a Dernice e uno a Orsara Bormida. In totale sono 113 i Comuni in cui è stata osservata almeno una positività alla Peste Suina Africana. La nuova ordinanza ha stabilito le regole per avviare nella zona infetta il depopolamento dei cinghiali mentre il virus è arrivato in tre allevamenti dell’Oltrepo’ pavese, in Lombardia. È autorizzata la girata, quindi l’uso dei cani nella ricerca dei cinghiali, operazione che sarà però attuabile più facilmente in autunno quando ci sarà meno vegetazione. Ora si attendono le ultime incombenze burocratiche per partire con l’attività che dovrebbe ridurre le corsa del virus. Tra luglio e agosto, nella zona infetta sono state trovate solo 66 carcasse positive alla Psa, un quarto rispetto a marzo e aprile.
Peste suina: autorizzato l’uso dei cani negli abbattimenti dei cinghiali.
Si aspetta l’applicazione della nuova ordinanza del commissario. 920 le carcasse positive alla Psa