Rimborsopoli: la Cassazione assolve Riccardo Molinari.

Il parlamentare della Lega era accusato di peculato: cancellata la condanna in Appello a 11 mesi. Nuovo processo per l’ex presidente Cota.

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Riccardo Molinari (a sinistra)

Tra i tanti guai legali della Lega di Salvini a livello nazionale almeno un’assoluzione è arrivata e riguarda il capogruppo del Carroccio alla Camera, l’alessandrino Riccardo Molinari. Ieri la Cassazione ha annullato la sua condanna in Appello a 11 mesi nel processo “Rimborsopoli”, riferito all’uso dei fondi della Regione, quando l’ex assessore regionale sedeva in Consiglio regionale a Torino. Le indagini avevano riguardato spese per cene e pranzi, alberghi, tosaerba, bigiotteria nonché le ormai mitiche ‘mutande’ verdi del presidente Roberto Cota.

Palazzo Lascaris, sede del Consiglio regionale a Torino

Per quest’ultimo (condannato a un anno e sette mesi in Appello) come per i parlamentari Augusta Montaruli (FdI, un anno e sette mesi) e Paolo Tiramani (Lega, un anno e cinque mesi) la Cassazione ha disposto un nuovo Appello così come per molti altri imputati. Molinari doveva rispondere dell’uso di circa 1.200 euro. Confermata la condanna più alta, (4 anni e sei mesi) per Michele Giovine (Partito dei Pensionati): per lui il nuovo Appello dovrà solo rideterminare la condanna accessoria pari a 5 anni di interdizione dai pubblici uffici, come per altri consiglieri a processo. Gli imputati erano a processo per reati come peculato e illecito finanziamento ai partiti.